Si entra nel vivo delle discussioni per la riforma Pensioni Renzi che dovrebbe essere lanciata nella prossima legge di stabilità: le ultime notizie raccontano come, dopo gli interventi di Cesare Damiano e di Tito Boeri, siano arrivate le dichiarazioni del Ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, il quale è sembrato piuttosto ambiguo, accettando ed ammettendo come possibilità sia l'uscita flessibile con penalità sia il ricalcolo con il contributivo. Si è trattato praticamente di non scontentare nessuno e le sue riflessioni hanno lasciato molta poca chiarezza su quale sarà la linea del governo Renzi.

L'idea di fondo è di inserire un meccanismo di riforma per quanto riguarda l'uscita dal mondo del lavoro, senza toccare però i requisiti della Legge Fornero, e di aggiungere qualche altro piccolo correttivo su situazioni 'locali' e specifiche.

Poletti tra Damiano e Boeri: ultime notizie riforma pensioni Renzi

Le ultime notizie sulla riforma pensioni Renzi mostrano come la posizione e la proposta di Giuliano Poletti sia sembrata immediatamente molto ambigua. Durante l'audizione alla Commissione Lavoro alla Camera, il ministro ha lanciato la sua proposta di riforma del sistema previdenziale alla quale il governo Renzi sta pensando. I punti fondamentali sono i seguenti: uscita flessibile a partire dai 62 anni con una penalità che consiste nella perdita netta di una mensilità all'anno e una forma di sostegno al reddito per gli ultra 55enni rimasti senza lavoro.

Su questi punti, sembra concordare pienamente sia con la proposta di legge di Cesare Damiano sia con alcuni spunti e idee di Tito Boeri. Il nodo centrale, però, è un altro: le risorse economiche per finanziare una riforma di questo tipo devono essere trovate senza mettere in crisi la finanza pubblica e senza aprire uno scontro con la UE sui vincoli di bilancio.

In poche parole, il ministro Poletti sta pensando all'introduzione del passaggio dal retributivo al contributivo, la tanto contestata proposta del neopresidente dell'Inps, Tito Boeri.

Proposte aggiuntive di riforma pensioni Renzi: ultime notizie

Proprio per il problema del vincolo di bilancio e del reperimento di fondi per finanziare la riforma pensioni Renzi, il ministro Poletti ha suggerito anche altre possibilità: si è parlato infatti dell'ipotesi del prestito pensionistico, da concordare ancora una volta con Tito Boeri, e che sembra che possa pesare meno sulle casse dello Stato.

L'intervento del ministro del governo Renzi ha anche analizzato la questione degli esodati, dell'opzione donna e dei cosiddetti "lavori usuranti": sulla prima questione, ha sottolineato la necessità di riutilizzare i fondi delle salvaguardie precedenti per finanziare un nuovo intervento; sulla seconda questione ci sarebbe ancora uno stallo e tutto si gioca attraverso la class action contro l'Inps; sull'ultima questione, sembra che vi sia la possibilità di un'apertura e di una soluzione in tempi brevi.

È tutto con le ultime notizie al 4 giugno sulla riforma pensioni del governo Renzi. Per ricevere aggiornamenti sulla materia previdenziale, il nostro suggerimento è di cliccare sul pulsante "Segui" in alto poco al di sopra del titolo dell'articolo.