Riprenderanno a breve le discussioni al Senato sulla riforma Scuola 2015 di Renzi e verranno presentati degli emendamenti che dovrebbero "correggere" alcune storture: secondo quanto previsto anche da Orizzonte Scuola, non verranno però toccati i nodi cruciali del testo sulla "Buona scuola". Si tratta, ovviamente, degli emendamenti del PD, mentre è possibile che giungano da altre forze parlamentari altre proposte di modifica che dovrebbero impattare sulle due questioni più importanti: l'allargamento del piano assunzioni per TFA e PAS e il problema "democratico" e "costituzionale" della chiamata diretta dei presidi-manager.

Emendamenti PD alla riforma scuola 2015 di Renzi: grande delusione, news 01 giugno

Secondo quanto anticipato da Orizzonte Scuola, gli emendamenti al ddl di riforma scuola 2015 di Renzi a firma PD saranno i seguenti: salvaguardia delle quote di riserva per gli insegnanti che appartengono alle cosiddette fasce protette e/o svantaggiate; abolizione della valutazione in voti numerici per i bambini dei primi tre anni delle scuole elementari; proposta di un coordinatore di eduzione fisica per ogni "ambito territoriale"; istituzione di un report semestrale da parte del Miur per monitorare le ricadute e le conseguenze della riforma scuola; istituzione di classi di concorso specifiche per la scuola primaria per l'educazione fisica, l'educazione musicale e l'insegnamento dell'inglese.

Le questioni affrontate sono, ovviamente, importanti, ma di fatto non toccano nel cuore la riforma scuola e soprattutto non affrontano la questione del piano assunzioni e quella del preside-manager.

Le proposte di emendamenti del Conitp: news riforma scuola 2015 di Renzi al 1 giugno

Nei giorni scorsi, il sindacato autonomo Conitp ha incontrato alcuni parlamentari delle forze politiche di opposizione (SEL, M5S, Mpa, Gruppo Misto, FI, Fratelli d'Italia) e ha discusso sulla possibilità di presentare alcuni emendamenti al ddl di riforma scuola Renzi per il 2015.

Le idee sono le seguenti: la modifica dei contratti triennali e la modifica alle prerogative del preside-manager: la ragione è la precarizzazione dei docenti di ruolo e la disparità di trattamento nei confronti di altri impiegati della PA; blocco delle assunzioni su classi di concorso di cui non si possiede abilitazione specifica; proposta di concorso scuola per docenti abilitati TFA e PAS sulla base esclusivamente dei titoli, dunque senza test, prove d'ingresso ed esami; espletamento di un nuovo ciclo di corsi abilitanti per i docenti della III fascia delle GI con 365 giorni di insegnamento.

Sulla riuscita dell'operazione pensano molte variabili: su tutte quella del posizionamento reale dei senatori PD dissidenti e sulla loro forza nel riuscire ad imporre soluzioni differenti.

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