Ancora una volta, il 'terremoto' della ribellione contro la Buona Scuola ha come simbolico epicentro la Toscana, proprio quella regione che, al contrario, dovrebbe dimostrarsi dalla parte di Matteo Renzi. I primi dati relativi allo sciopero degli scrutini, secondo quanto dichiarato dai sindacati, confermano una vera e propria protesta di massa: l'adesione media è stata pari all'ottanta per cento, se consideriamo la regione nel suo complesso, ma in alcune città, come Prato e Pistoia, si sono raggiunte delle percentuali ancora più alte (novanta per cento). 

Sciopero scrutini, sindacati Toscana: 'Grande partecipazione e senso di responsabilità'

I sindacati Flc-Cgil, Cisl, Uil, Snals e Gilda di Firenze hanno confermato che lo sciopero degli scrutini ha raggiunto il proprio scopo e laddove i docenti non hanno aderito alla protesta non è dovuto alla Buona Scuola, ma piuttosto a particolari ragioni organizzative. 
Protesta riuscita, dunque: se da una parte, la legge non permetteva il blocco completo, dall'altra il comportamento dei docenti è stato esemplare. Non è venuto meno l'adempimento legato ai propri obblighi professionali, ma, nello stesso tempo, si è dato risalto, ancora una volta, al ripudio verso la Buona Scuola che porterà la scuola pubblica allo sbando completo.

Docenti e personale Ata Toscana: tra esuberi e nuove assunzioni, il 'controsenso' della Buona Scuola    

Questi giorni sono vissuti con ansia da tutto il personale scolastico: se da una parte, l'auspicio è quello che la riforma non riesca a passare il doppio esame parlamentare (prima in Senato e poi nuovamente alla Camera), dall'altra non si può nascondere la preoccupazione per le prossime assunzioni. 
Renzi non ha alcuna intenzione di 'scorporare' le 100.000 immissioni in ruolo dal resto della riforma e la situazione potrebbe diventare molto seria anche in Toscana. Per quanto riguarda il personale Ata, è previsto un taglio (sul piano nazionale) di 2020 unità: a Firenze e provincia, il taglio riguarderà 30-50 posti. Non parliamo, poi, della situazione che riguarda i docenti: nelle scuole secondarie di secondo grado del capoluogo toscano, si è già calcolato un esubero di 60 docenti. 
Un vero controsenso, se consideriamo il 'tutti dentro' continuamente sbandierato dal governo Renzi.