Riforma Scuola: dopo il superamento del primo scoglio, con il via libera alla fiducia da parte del Senato sul provvedimento, il maxiemendamento adesso passa alla Camera il 7 luglio prossimo.

Quali sono le novità del maxiemendamento approvato?

  • Assunzioni. Col maxiemendamento vengono sì confermate le 100 mila assunzioni, le quali non scatteranno tutte dal 1° settembre 2015 come promesso mesi fa dal Governo Renzi, bensì a scaglioni tra il 2015 ed il 2016. Segnatamente, quando a settembre riapriranno le scuole, siederanno in cattedra 45 mila nuovi insegnanti, per effetto del turnover e della nuova riforma. Per le nuove assunzioni si attingerà sia dalle graduatorie ad esaurimento (Gae) sia dalle graduatorie dei vincitori del concorso 2012 bandito dall'allora ministro Profumo: i suddetti vincitori, tra i quali rientrano anche coloro che, pur non possedendo i requisiti previsti dal bando di concorso, vinsero il ricorso al Tar, ed avranno, oltretutto, la precedenza su coloro che sono inseriti in graduatoria dal 2001. Nel corso dell'anno scolastico 2015-2016 saranno poi convocati i restanti insegnanti da assumere, e che faranno parte dell'organico scolastico soltanto a partire da settembre 2016.
  • Concorso 2015-2016. Nel maxiemendamento è stata anche confermata la pubblicazione di un nuovo bando di concorso a cattedre entro dicembre 2015 e si svolgerà nel 2016: i vincitori del prossimo concorso saranno inclusi in una nuova graduatoria cui si attingerà per le assunzioni dei futuri docenti. Tra i requisiti del bando, sarà richiesta l'abilitazione e sarà riconosciuto un bonus per chi ha conseguito il Tfa o il Pas.
  • Autonomia. Altra novità della "riforma scuola", molto discussa e contestata, è proprio l'autonomia degli istituti scolastici, i quali dovranno stilare da ora, un piano triennale, fissando gli obiettivi dell'attività didattica.
  • Presidi. Lo "strapotere" dei dirigenti scolastici attraverso la chiamata diretta degli insegnanti è stato solo per quest'anno congelato; questa possibilità scatterà da settembre 2016. Il loro operato verrà comunque sindacato dagli ispettori Miur, che dovranno controllare la corrispondenza della valutazione e retribuzione. I presidi saranno valutati attraverso i seguenti parametri: competenze gestionali ed organizzative, valorizzazione della scuola e dell'offerta formativa, anche attraverso percorsi di alternanza scuola-lavoro, meriti professionali e direzione dell'istituto loro affidato.
  • Fondi. Saranno destinati ogni anno 200 milioni di euro come "premio" in relazione al merito riconosciuto agli insegnanti, che saranno valutati da un comitato composto dal dirigente scolastico, tre insegnanti, due genitori ed un esterno individuato dall'ufficio regionale. Quest'ultimo capitolo della riforma, necessita comunque di un decreto del ministero. Saranno poi destinati ulteriori 100 milioni per i percorsi di alternanza scuola-lavoro, 90 milioni per la costituzione di laboratori e 40 milioni per la formazione degli insegnanti.
  • Voucher. La riforma "Buona scuola" prevede inoltre una card elettronica che sarà consegnata ai docenti: ogni card sarà ricaricata di 500 euro ogni anno che dovranno essere investiti in formazione-aggiornamento professionale, o in acquisto di libri, partecipazione ad eventi e corsi formativi.