Via al braccio di ferro tra presidi e docenti. 'Gli scrutini sono convocati in via straordinaria sabato sera alle ore 23 oppure domenica alle ore 11'. Ci si prepara così al tanto temuto sciopero degli scrutini e i presidi stanno prendendo le loro dovute 'precauzioni': come riportato dal numero odierno del 'Corriere della Sera', in molti Istituti d'Italia si è deciso di non autorizzare permessi per motivi personali e di non concedere giornate di ferie. Naturalmente, i dirigenti scolastici vogliono conoscere in anticipo le intenzioni dei docenti ed ecco perchè non è raro vedere testi di circolari recanti frasi come questa: 'Si prega il personale di comunicare l'eventuale adesione allo sciopero entro le ore... del...'  
Ricordiamo, a questo proposito, che lo sciopero sarà solo di un'ora, per i primi due giorni di scrutini, secondo quanto previsto dai sindacati Flc Cgil, Cisl, Uil, Snals Confsal e Gilda. Sarà strutturata diversamente, invece, la protesta di Cobas e Unicobas che durerà due giorni: l'intenzione è quella di bloccare anche tutte le altre attività scolastiche. Rammentiamo, inoltre, che il Garante per l'Autorità ha disposto l'esclusione dalla protesta delle terze medie e dell'ultimo anno delle scuole superiori a causa degli esami.

Sciopero scrutini, sindacati durissimi: 'Blocco scuola a settembre se non cambia il DDL'

La Gilda insegnanti non può fare a meno di esprimere tutta la propria indignazione per quello che viene considerato come 'un abuso di autorità': il sindacato denuncia il comportamento dei dirigenti scolastici che fissano le riunioni collegiali per gli scrutini ad orari impossibili proprio per scoraggiare i docenti nell'adesione allo sciopero. La Gilda fa presente, inoltre, che si tratta di un comportamento intimidatorio nei confronti dei colleghi psicologicamente più fragili. 
In ogni caso, i sindacati sono intenzionati ad andare avanti nella loro protesta, senza alcuna paura. Rino Di Meglio, coordinatore nazionale della Gilda, ha ribadito come il mondo della Scuola abbia già dato un segno evidente, attraverso il voto di domenica scorso, di quanto sia arrabbiato'. 
Ancora più duro, il segretario della Uil Scuola, Massimo Di Menna che ha parlato senza esitazione di 'blocco della scuola a settembre, se il DDL resterà così com'è anche in Senato'.