Il Corriere della Sera è stato il primo a riprendere la scena nella quale si vedono i deputati a cinque stelle iniziare una contestazione sulla Buona Scuola. Riprendendo l'iniziativa di alcuni docenti riuniti sotto una unica grande manifestazione di protesta contro questa riforma denominata Buona scuola hanno inscenato in modo improvviso un flash mob accendendo i lumini durante la discussione in senato e srotolando uno striscione di protesta contro la riforma Renzi Giannini dalla scalinata di Trinità dei Monti a Roma. Con i loro circa 600 emendamenti al testo i cinque stelle sono stati i più accesi oppositori di Renzi, davanti alla sinistra di Sel di Loredana De Petris e Niki Vendola.

L'invettiva di Di Battista

Di questo genere di riforma della scuola ne ha parlato Alessandro di Battista commentando con un termine, finzione che dice tutto. Una riforma finta con dei lavori altrettanto finti, sentenzia fuori dei denti il deputato grillino. Non ci sarà nessuna assunzione di insegnanti per Di Battista. L'unica cosa che verrà prodotta sarà ennesima precarietà con la stipula di oltre 50 mila contratti precari quest'anno e altri 50 mila il prossimo. Senza dimenticare, ha aggiunto, che occorrerà vedere con quali soldi saranno finanziari. Questa domanda andrebbe ora rivolta al presidente del Consiglio. Persino l'ex commissario alla spending review Carlo Cottarelli si era espresso negativamente sulla spesa per l'istruzione.



Il funerale della scuola

Al monito di Grasso che chiedeva di spegnere i lumini, rispondevano i deputati a cinque stelle, dicendo che questa è la luce che il senato sta mettendo sulla scuola con questa riforma.

Ciò è quanto riportato dal resoconto stenografico della seduta su senato.it iniziata questa mattina intorno alle 9,33. La protesta è stata accompagnata dai fischietti con i quali i senatori 'grillini' hanno manifestato tutto il loro dissenso sula riforma scolastica. Come già detto in un recente passato da Di Maio, questa riforma è solo un pretesto per favorire i privati.