Si è tenuto ieri mattina nella sede del Ministero del Lavoro a Roma il primo vertice tra i sindacati e membri del governo Renzi con dibattito incentrato su Pensioni e previdenza. I rappresentanti dei lavoratori presenti all'incontro hanno parlato di novità positive dal Ministro Poletti e hanno sottolineato come l'Esecutivo abbia dato loro un mese di tempo per preparare nuove proposte; i lavori di 'negoziazione' riprenderanno il prossimo 16 luglio, subito prima della pausa estiva, ma al di là di tappe e calendari di positivo c'è la volontà di portare avanti un dialogo che per troppo tempo è venuto meno.

Le ultime news su pensioni e prepensionamento aggiornate ad oggi 16-06 si rifanno dunque all'incontro di ieri ma ruotano in contemporanea anche attorno alle dichiarazioni rilasciate dal ministro Padoan, che ha ribadito come il governo Renzi debba cercare di capire 'come distribuire i costi' lungo tutta la manovra previdenziale. Nel frattempo da Scelta Civica arriva un secco no ad una riforma che scarichi i propri oneri sulla fiscalità generale: 'Non voteremmo mai un provvedimento del genere'.

Pensioni 2015 e prepensionamento, news oggi 16 giugno: Renzi scende a patti coi sindacati, Boeri incontra Poletti

Al meeting del prossimo 16 luglio parteciperanno rappresentanti di Spi-Cgil, Fnp-Cisl e Uilp-Uil, gli stessi che erano presenti ieri nell'aula del Ministero del Lavoro. Al centro del meeting il decreto Renzi generato dalla sentenza della Consulta sulle indicizzazioni delle pensioni e le nuove proposte in merito ai pensionamenti anticipati, con le stesse confederazioni sindacali chiamate a formulare le proprie proposte tra un mese esatto: 'E' una novità positiva - ha dichiarato il leader di Spi-Cgil Carla Cantone - da qui al 16 faremo le nostre valutazioni. Andremo avanti con la mobilitazione ma il punto vero è la volontà di continuare il confronto. I pensionati hanno riconquistato il tavolo di confronto sulla loro condizione'. Le ultime news su pensioni 2015 e prepensionamento riferite ad oggi 16 giugno non possono dunque non concentrarsi sugli esiti del primo vertice governo Renzi-sindacati, con il ministro Padoan a tessere le fila di un iter che per prima cosa dovrà ottenere l'ok dell'UE: 'Quello della previdenza è un tema che è all'ordine del giorno del governo. La riforma Fornero rende il sistema previdenziale dell'Italia tra i più solidi in Europa, ma evidenzia comunque che ci sono possibilità di miglioramento - ha dichiarato il numero uno del MEF - Il punto è che la flessibilità costa, dobbiamo capire come distribuire la spesa. Di certo i lavoratori avranno più possibilità di scelta'.



E mentre lo stesso Padoan sottolineava che a breve Boeri e Poletti si incontreranno per discutere di un programma organico, arrivava un importante presa di posizione da parte del sottosegretario all'Economia e segretario di Scelta Civica Enrico Zanetti: 'Non voteremo mai e poi mai un provvedimento sulla flessibilità dell'età pensionabile che scaricasse oneri sulla fiscalità generale nell'ordine di una decina di miliardi, come quantificato dal presidente dell'INPS Boeri relativamente al progetto di Cesare Damiano, che prevede una penalizzazione del 2% per ogni anno di anticipo della pensione […] Con dieci miliardi - ha proseguito Zanetti - si può proseguire sulla strada della riduzione della pressione fiscale di lavoro e imprese, senza i quali non ci sono pensioni per nessuno, né rigide né flessibili'.