In occasione di un'audizione al Senato, il presidente dell'Inps Tito Boeri ha dichiarato di aver dato il via allo sblocco dei pagamenti relativi alla nuova indennità di disoccupazione Naspi, entrata in vigore dal primo maggio, affermando che non ci sarà alcun problema con le risorse disponibili e con le nuove procedure.

Intanto, il Governo ha definito le nuove misure sperimentali in sostegno ai disoccupati con maggiori rischi di povertà, mediante l'ultimazione del decreto attuativo dell'Asdi da parte del ministero dell'Economia e del Lavoro. Il nuovo assegno di disoccupazione è stato istituito dal Jobs act dal mese di maggio, ed è riservato ai lavoratori che esauriranno la prestazione sociale per l'impiego, chiamata Naspi, entro il 31 dicembre del 2015, e che non avendo un'occupazione si trovano in una condizione economica disagiata.

Naspi, la nuova assicurazione sociale per l'impiego

Entrata in sostituzione della vecchia Aspi e mini Aspi, la nuova assicurazione sociale è stata varata da uno dei due decreti attuativi del Jobs act che sono diventati legge il passato 7 maggio, insieme all'istituzione del contratto a tutele crescenti. La nuova indennità è pagata in funzione al 50% delle settimane retribuite degli ultimi 4 anni che precedono la perdita del lavoro. In definitiva, l'indennità, della durata di 24 mesi, spetta a chi ha lavorato in maniera ininterrotta indipendentemente dall'età anagrafica, che invece contava nella vecchia Aspi e che aveva una durata di 16 mesi. Dall'inizio del 2017 però la durata della nuova Naspi scenderà a 18 mesi.

La base di calcolo della nuova indennità

La nuova Naspi è calcolata in funzione della media della retribuzione avuta negli ultimi 4 anni lavorativi. L'importo del sussidio equivale al 75% della retribuzione nel caso in cui non superi la somma di 1.195 euro. Quando invece si è alla presenza di una retribuzione maggiore, alla somma massima viene aggiunto il 25% della differenza, con un'indennità massima fissata in 1.300 euro.

La nuova indennità però, a partire dal quarto mese di godimento diminuisce mensilmente del 3%, mentre la vecchia Aspi diminuiva del 15% dopo i primi sei mesi, e di un altro 15% dopo il primo anno.

Le critiche di Boeri all'ispettorato del lavoro

Nel corso della sua audizione al Senato, il presidente Boeri ha avuto anche dure parole di critica verso la nuova agenzia dell'ispettorato del lavoro, nata a seguito dell'attuazione dei decreti del Jobs act.

La stessa è stata definita da Boeri come inefficiente e molto costosa, ritenendo prioritaria la costituzione di un'agenzia che unifichi le funzioni ispettive senza la creazione di nuove infrastrutture, ma aprendo la collaborazione tra Inps, Inail e ministero del Lavoro.

Inoltre, ritiene indispensabile la lotta all'evasione, che in Italia è stimata in circa 102 miliardi di euro e secondo l'Istat equivale al 37% delle attività economiche sommerse. Negli ultimi giorni il presidente Boeri ha criticato anche le indennità degli ex parlamentari, asserendo che dovrebbero essere riservate solo a quelli disoccupati o con basso reddito.