Proseguono le discussioni tra Governo e sindacati in merito alla delicata questione della flessibilità previdenziale: nella giornata di oggi c'è stato infatti l'atteso tavolo d'incontro tra il Ministro del lavoro Giuliano Poletti e i principali rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil. Riguardo ai temi affrontati, particolare importanza ha assunto quello della creazione di una misura di pensionamento flessibile al fine di tutelare i lavoratori rimasti disagiati con la riforma Fornero. Sulla questione però, il Governo Renzi sembra non aver maturato ancora una decisione definitiva.

"Appena saremo in condizione di aprire un confronto con i sindacati lo faremo, ma abbiamo bisogno di andare più a fondo nella valutazione di merito" ha spiegato il Ministro, specificando anche che è in corso un'istruttoria.

Riforma pensioni, discussione sulle proposte flex verte su sistema a quote contro meccanismo contributivo

Tra le proposte considerate con maggiore interesse dai sindacati e dai lavoratori, vi sono quelle portate avanti negli scorsi mesi dalla Commissione lavoro alla Camera: si tratta dell'uscita anticipata con la quota 97 (ovvero a partire dai 62 anni di età e 35 di contribuzione, sebbene con penalizzazione massima dell'8%) e della proposta di prepensionamento per i precoci, con 41 anni di versamenti indipendentemente dall'età effettivamente raggiunta.

A contrapporsi alle proposte parlamentari vi sarebbe invece il Presidente dell'Inps Tito Boeri, che ha stimato i costi per l'attuazione di tali misure come troppo elevati (dagli 8 ai 10 miliardi di euro), suggerendo di aprire le porte dell'Inps fin dai 57 - 58 anni di età, ma a patto di accettare un taglio della mensilità basato sul meccanismo di ricalcolo contributivo.

Sindacati parlano di incontro positivo con l'esponente del Governo, ma c'è ancora molta strada da fare

Stante la situazione, è evidente come il rinnovato dialogo dell'esecutivo rappresenta un elemento positivo di discontinuità rispetto al passato, sebbene molte posizioni non siano ancora conciliabili. "C'è la volontà politica di tutte le parti di andare avanti" ha spiegato la leader della Spi Cgil Carla Cantone, evidenziando però che la strada per arrivare ad un accordo sembra ancora lunga: "vedremo se saremo bravi a trovare un'intesa, noi vogliamo contrattare con il Governo perché bisogna dare risposte".

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