Trentacinque percento. No 3,5. La guerra sui numeri ha appena avuto inizio. Se sarà destinata a proseguire per tutta l'estate o meno sarà il tempo a dircelo. Le ultime novità sulle Pensioni dei lavoratori precoci in riferimento alla giornata di oggi, mercoledì 15 luglio, continuano ad interessarsi sulla figura di Tito Boeri, centrale in vista della prossima riforma pensioni che il governo è chiamato a realizzare in autunno. Che possa diventare il vero comandante a cui l'esecutivo cercherà di aggrapparsi per intraprendere il cammino più difficile sono ormai in tanti a dirlo.
Riguardo a questo, è importante sottolineare l'incontro avvenuto ieri tra le sigle confederali dei pensionati e l'attuale presidente dell'Inps per parlare delle misure sulla modifica dell'istituto della pensione anticipata 2015. Perché i sindacati hanno dovuto interfacciarsi con Boeri e non con - come la logica avrebbe voluto - il ministro del Lavoro Giuliano Poletti? Quesito di facile risoluzione. Anche per i meno perspicaci.
News pensioni precoci ad oggi: i lavoratori saranno felici per le parole di Tito Boeri contro i vitalizi degli ex politici?
Parlare di battaglia ad oggi non ha molto senso. Di causa persa sì. Ugualmente è da apprezzare lo 'sforzo' di Tito Boeri, o almeno siamo sicuri che in tanti avranno applaudito all'ultimo intervento dell'onnipresente professore della Bocconi.
Stando alle notizie sulle pensioni precoci, il numero uno dell'Istituto Nazionale della Previdenza Sociale ha pubblicato sul proprio profilo ufficiale Twitter - @Tboeri - nella giornata di lunedì 13 luglio un link che rimanda ad un email dello stesso presidente indirizzata all'onorevole Gerardo Bianco. Ecco alcuni passaggi chiave della lettera di Boeri contro i vitalizi degli ex politici: 'Da un punto di vista sostanziale un vitalizio è una pensione e viceversa.
Nel caso di deputati e senatori il vitalizio gioca assai meno un ruolo di assicurazione contro forti cali del proprio reddito che per tutti gli altri lavoratori. Sarebbe davvero molto gradito se da parte Sua e della Sua associazione arrivassero proposte tali da portare il livello di vitalizi netti in linea con quanto versato dai parlamentari durante la loro carriera alla Camera e al Senato'.
Ultime notizie lavoratori precoci ad oggi 15 luglio 2015: pensioni ridotte del 35 o 3,5%?
In tempi dove la guerra di religione è un concetto facilmente assimilabile dalle masse, non deve stupire più di tanto se si affianca il termine guerra ai numeri riguardanti la riduzione degli assegni pensionistici. In fondo, almeno in Italia, la guerra dei lavoratori precoci contro la riforma pensioni Fornero e l'attuale immobilismo del governo Renzi è nota. Da quando, una settimana esatta fa, Tito Boeri ha presentato il suo piano, è iniziata la caccia alle 'streghe'. Chi parla di 35 percento, chi di 30, chi - Boeri stesso - del 3,5%. Qual è la verità? Onestamente è poco credibile che la 'manovra' dell'economista italiano sia migliore, in termini di penalizzazione, rispetto al disegno di legge presentato mesi fa da Damiano. Allo stesso tempo potrebbe essere verosimile l'interpretazione data dalla Cgil all'ormai famoso 3,5%, che andrebbe riferito alla riduzione in termini percentuali per ogni anno in meno di lavoro, contro il tetto massimo del 2 percento annuale fissato da Cesare Damiano. Voi a chi credete? Alla Camusso o Boeri? Per le nuove news sulla riforma pensioni precoci cliccate il tasto 'Segui' in alto a destra.