Sono parecchi mesi che si discute su come riformare il sistema previdenziale italiano e su come superare le rigidità della legge Fornero, approvata dal governo Monti nel 2011. Le ultime notizie sin qui giunte mettono in evidenza che i tecnici del Ministero del Tesoro, anche se consapevoli che l'attuale legge pensionistica in vigore permette la necessaria sostenibilità economica, sono al lavoro per cercare di abbassare l'età pensionabile senza, ovviamente, pesare sulle casse dello Stato.

Si pensa di effettuare un taglio alle pensioni di reversibilità e di anzianità

L'idea portata avanti da più parti, condivisa anche dal presidente del Consiglio Matteo Renzi, è quella di effettuare degli interventi negativi tramite un taglio alle Pensioni di reversibilità e di invalidità, secondo quanto riportato dal sito pensionioggi.it, allo scopo di accumulare nuove risorse finanziarie da poter impiegare in altri interventi sul sistema previdenziale italiano. Si presuppone che, per raggiungere questo scopo, si debba ripartire praticamente da zero con la cancellazione di alcune agevolazioni fiscali.

In Grecia si sta pensando di alzare l'età pensionabile a 67 anni

Per quanto riguarda la modifica del sistema pensionistico, bisogna tenere in considerazione quello che sta avvenendo in Grecia, dato che, se dovesse essere confermato l'innalzamento dell'età pensionabile a 67 anni, appare difficile che l'Unione Europea possa accettare una modifica del nostro sistema previdenziale tramite un abbassamento dei requisiti per poter accedere alla pensione.

Si spera, ovviamente, che Bruxelles tenga conto della reale situazione previdenziale in cui si trova il nostro Paese.

Presentato da Boeri il suo pacchetto di proposte

Ricordiamo che, nei giorni scorsi, il presidente dell'Inps Tito Boeri, ha presentato il suo pacchetto di proposte alla Camera che si basa su 5 punti fondamentali che dovrebbero cambiare la previdenza in Italia.

Due tra questi hanno provocato forti reazioni da parte del mondo politico con molti pareri contrari: l'assegno universale e il contributo di solidarietà. Ovviamente, i dettagli devono essere ancora stabiliti ma, il presidente Boeri, ha intenzione di applicare una sorta di sostegno economico a tutti gli over 55 che hanno perso il lavoro e che si trovano in condizioni economiche disagiate.

L'importo acquisito, dovrà essere riconsegnato a rate, dalle persone interessate al momento del raggiungimento dei requisiti pensionistici. Per quanto riguarda il contributo di solidarietà, l'intenzione del 'professore bocconiano' è quella di applicare un prelievo forzoso sulle pensioni più alte (alcune indiscrezioni parlano di assegni pensionistici superiori a 2mila euro).