"Ogni giorno i parlamentari della commissione lavoro a fine seduta della camera sostengono la nostra causa con argomentazioni sempre forti e importanti. Ieri l'On Anna Giacobbe del PD e l'On. Davide Tripiedi del movimento 5 stelle, il giorno prima l'On. Damiano. Ma anche noi del comitato non stiamo ferme e dopo una prima richiesta di incontro ufficiale, il MEF è stato inondato di email: al momento ne abbiamo inviate 300 per chiedere la soluzione ad una questione che come dice l'on. Damiano é una vera e propria cattiveria del sistema". Sono le parole di Dianella Maroni, che parla dal Comitato Opzione donna in rappresentanza delle lavoratrici.
"Non più tardi di due giorni fa il Ministro Poletti, incontrato a Ferrara da una delle nostre iscritte, ha ribadito la volontà di risolvere la questione. E allora cosa aspetta il governo?" conclude l'appartenente al Comitato, spronando i legislatori ad intervenire nel più breve tempo possibile per via amministrativa.
Opzione donna: la Commissione lavoro alla Camera concorde nel richiedere una soluzione definitiva al problema
Nel frattempo, in Parlamento prosegue il pressing dei Deputati appartenenti alla Commissione lavoro della Camera, al fine di favorire una misura per neutralizzare le due circolari diffuse dall'Inps nel 2012, con le quali si sono di fatto bloccate molte lavoratrici sul lavoro.
Così come già citato dal Comitato opzione donna, all'inizio della settimana il Presidente Cesare Damiano aveva pronunciato l'intento di fare pressione affinché si potesse trovare una soluzione, spiegando che "da oggi i Deputati della Commissione lavoro di tutti i gruppi parlamentari interverranno in Aula a fine seduta, per sollecitare il Governo ad affrontare e risolvere il problema".
Dal punto di vista pratico si chiede che il Presidente dell'Inps modifichi le circolari che hanno interpretato in senso restrittivo il meccanismo di prepensionamento, ma di fatto a mancare sarebbe solo il parere dei tecnici appartenenti al ministero dell'economia, che secondo le lavoratrici tardano a dare il proprio via libero definitivo nonostante la presenza delle coperture.
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