Anche la Camera dei Deputati ha approvato la staffetta generazionale nella riforma della Pubblica Amministrazione. Dopo il si del Senato, anche l'altro ramo del Parlamento ha sancito che i dipendenti pubblici, prossimi alla pensione e su base volontaria, potranno richiedere il cosiddetto part-time con una riduzione dell'orario di lavoro e, conseguentemente, dello stipendio mensile. Ora, la norma diventerà legge solamente con la terza lettura che avverrà, quasi certamente, prima della pausa estiva. Vediamo, di seguito, uno stralcio del testo presentato al Senato.

Ecco uno stralcio del testo dell'emendamento relativo al part-time

'Le amministrazioni pubbliche hanno la facoltà di organizzare il cosiddetto ricambio generazionale, tramite una riduzione dell'orario di lavoro, che può essere chiesto volontariamente dai dipendenti pubblici, in prossimità del raggiungimento dei requisiti pensionistici e garantendo, con i versamenti contributivi volontari, la copertura della contribuzione previdenziale. L'eventuale ricambio generazionale non dovrà creare nuovi oneri a carico delle amministrazioni pubbliche'.

Il lavoratore dovrà pagarsi la differenza dei contributi rimanenti

Cosicché, i dipendenti che decideranno di aderire a questa normativa, oltre che a vedersi ridotto lo stipendio, avranno l'obbligo di pagarsi i contributi derivanti dalla differenza tra il tempo pieno e il part-time, secondo quanto evidenziato dal sito internet specializzato in materia previdenziale, pensionioggi.it.

Questa decisione potrebbe non rendere appetibile l'adesione a questa normativa. Da parte delle opposizioni, era stato richiesto che questa differenza fosse a carico dello Stato, trovando però la contrarietà delle forze di governo. Rimane ora da chiarire, tra le altre cose, anche cosa significhi 'lavoratori in procinto di essere messi a riposo', parole utilizzate all'interno dell'emendamento. Quale sarà il limite oltre il quale si potrà richiedere il lavoro part-time? Una domanda alla quale cercheremo di dare una risposta nei prossimi giorni.