La settimana che si è chiusa è stata caratterizzata da notizie che fanno presagire un futuro non positivo per la riforma del sistema pensionistico. Di certo, c'è la volontà da parte di tutti di arrivare a modificare le norme previdenziali; da tener conto, però, dell'attuale situazione economica in cui si trova il nostro Paese che sta creando un ostacolo alle modifiche pensionistiche.

Una sentenza della Corte Costituzionale ha sancito lo sblocco degli stipendi dei dipendenti pubblici

Determinante, in questo contesto, l'effetto che provocherà la sentenza della Corte Costituzionale che ha sancito lo sblocco degli stipendi dei dipendenti pubblici, decisione che verrà applicata a partire da gennaio dell'anno prossimo, secondo quanto riportato dal sito internet pensionioggi.it. Ma anche la crisi greca, se verrà confermata, porterà instabilità in tutto il panorama economico europeo ed incertezza in un quadro politico e sociale non positivo. Nel frattempo, arrivano notizie, da parte dell'Istat, di un miglioramento dei conti pubblici anche se le maggior parte delle famiglie continuano a spendere il minimo indispensabile, non conoscendo le aspettative per il futuro.

Boeri presenterà alle Camere, l'8 luglio, le sue proposte

Sia Poletti, ministro del welfare, che Boeri, presidente Inps, hanno ribadito che, eventuali interventi previdenziali saranno effettuati non prima della discussione sulla Legge di Stabilità, che avverrà subito dopo l'estate. Le ultime indiscrezioni, però, fanno presagire ad un ulteriore ritardo per il prossimo anno, a causa della mancanza delle risorse economiche da destinare a tale scopo. Infatti, nel pacchetto di proposte che Tito Boeri presenterà alle Camere l'8 luglio, sarebbero inseriti solamente alcuni interventi negativi sulla previdenza, come ad esempio tagli alle Pensioni di invalidità e di reversibilità oppure ricalcolo contributivo per tutti gli assegni pensionistici. Alcuni interventi positivi da inserire nella Legge Finanziaria 2016 potrebbero essere il cosiddetto assegno universale per gli over 55 oppure l'estensione dei requisiti, già applicati con il metodo Opzione Donna, a tutti i lavoratori.

Sono 17 le proposte di legge depositate alle Camere che dovranno essere discusse

In ogni caso, il governo Renzi dovrà necessariamente fare qualcosa, anche alla luce del calo di consensi politici che hanno caratterizzato l'ultimo periodo, a seguito delle elezioni regionali.

Sono ben 17 le proposte di legge presenti in Parlamento pronte ad essere discusse dalle Camere. Prima, però, importante ostacolo da superare il 7 luglio, il voto sulla riforma della scuola e la successiva discussione sulla riforma della Pubblica Amministrazione.