Giungono novità sul fronte pensione anticipata. Tito Boeri non vuole arrendersi e ha presentato al governo Renzi il piano dell'Inps sulle Pensioni, per concedere maggiore flessibilità in uscita. Trattasi di una riforma per una previdenza e assistenza low cost al fine di avere degli strumenti meno rigidi in confronto alla riforma Fornero, per lasciare l'attività lavorativa. A tal proposito, il presidente dell'INPS e il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Giuliano Poletti, insieme anche al ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, si incontreranno per valutare le possibilità concrete di attuazione.

Incontro che sarà esteso anche ai sindacati per permettere di concordare tutti i punti di vista.

Sistema contributivo

La soluzione che si vorrebbe concretizzare, si avvicina al sistema contributivo, prevedendo per chi lascia anticipatamente il mondo del lavoro un assegno con un importo ridotto, calcolato completamente tramite il sistema contributivo. Secondo il presidente dell'INPS, una riduzione dell'importo dell'assegno previdenziale a causa di una pensione anticipata, è inevitabile e non va a intaccare i giovani, consentendo contemporaneamente una maggiore flessibilità.

Requisiti

Il requisito per poter accedere alla pensione anticipata è subito detto: sarà necessario avere tra i 57 e i 62 anni di età e 35 anni di contributi, che si estendono a 36 per i lavoratori autonomi.

Secondo quanto divulgato e proposto invece dal governo, la penalizzazione massima sarebbe intorno all'8% per chi andrebbe in pensione con 35 anni di contributi, ma con 41 anni non si avrebbe alcuna penalizzazione.

Piano

Nella riforma dell'INPS, Boeri ha voluto sottolineare che si starebbe anche ipotizzando un ricalcolo parziale delle pensioni su base contributiva più ricche con l'obiettivo di poter avere le giuste risorse perché tale sistema possa reggersi autonomamente e senza ulteriori modifiche. A tal proposito, sembra che sia previsto anche un sistema per poter dare un valore più dignitoso anche ai lavoratori discontinui.