Mentre scoppia la bufera sulla riforma pensioni, l'aula della Camera dei Deputati approva oggi la riforma della Scuola targata Giannini-Renzi che contempla anche le assunzioni dei docenti precari ormai da anni in attesa di una stabilizzazione. Il ddl Buona Scuola è diventato dunque nuova legge dello Stato senza ulteriori modifiche rispetto al disegno di legge che era stato licenziato in seconda lettura dall'aula del Senato della Repubblica. L'ok definitivo è arrivato oggi (9 luglio) con 277 voti favorevoli, 173 contrari, quattro astenuti.
La Buona Scuola di Renzi è legge dello Stato: ok definitivo dalla Camera
Protesta dei sindacati e degli insegnanti fuori dal Parlamento, ma protesta anche nell'aula di Montecitorio, non solo da parte dei gruppi opposizione ma anche di diversi parlamentari della maggioranza. Per esempio, a dichiarare il voto contrario al ddl Renzi-Giannini il deputato del Partito democratico Carlo Galli, che non ha parlato a titolo personale ma anche in rappresentanza di altri parlamentari dem che non condividono la decisione ufficiale del gruppo a sostegno del governo. Mentre Filippo Fossati, anche lui del Pd, non ha partecipato al voto. Non hanno partecipato al voto, tra i deputati di maggioranza, Mario Sberna e Gian Luigi Giglia del gruppo Per l'Italia.
A ribadire il suo no anche l'ex sottosegretario all'Economia del Governo Letta ed ex responsabile economico del Pd Stefano Fassina, che meno di un mese fa ha abbandonato i democratici per le incomprensioni sul Jobs act e la riforma della scuola.
Assunzioni insegnanti e premi ai più meritevoli, ecco le novità della riforma scuola 2015
Oggi in aula a Montecitorio non sono venuti a mancare, naturalmente, momenti di forte contestazione soprattutto da parte dei parlamentari del Movimento 5 stelle di Beppe Grillo e della Lega Nord di Matteo Salvini.
La nuova legge di riforma oggi approvata dalla Camera in via definitiva prevede al suo interno, fra l'altro, le assunzioni dei docenti precari che verranno effettuati in due diverse fasi per arrivare nel complesso a dare un lavoro stabile a 102.000 insegnanti. Inoltre, sono stati stanziati 200.000.000 di euro che saranno utilizzati a partire dal 2016 per i premi ai docenti meritevoli.
La Buona Scuola di Renzi, come si ricorderà, prevede anche la nuova e contestata norma che concede ai presidi il potere delle chiamate dirette degli insegnanti. Tra le novità prevista nella riforma scolastica anche il potenziamenti dei meccanismi per l'alternanza scuola-lavoro.
Soddisfatto il ministro dell'Istruzione Stefania Giannini per il via libera definitivo alla sua riforma mentre piovono le critiche di sindacati e opposizioni. "Oggi - ha affermato Domenico Pantaleo, segretario generale della federazione lavoratori della Cgil - è stata scritta un'ulteriore pagina nera per la nostra democrazia". "Questa riforma della scuola - ha detto Renato Brunetta, capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati - è una mescolanza di clientelismo de sinistra, cigiellino, e di velleitarismo liberal, il tutto male assortito".