E' un Matteo Renzi ottimista quello che viene fuori dalla 'grande paura' per la Grecia. 'Si è rischiata davvero la Grexit' ammette il Presidente del Consiglio che ha paragonato la questione al 'fermarsi qualche centimetro prima di fare crash...'.
L'accordo preso sulla Grecia non riguarda l'Italia, ha confidato il Presidente del Consiglio. 'In Europa' ha affermato con orgoglio 'l'Italia, ormai viene considerata come il paese delle riforme'.
Renzi aggiunge con un pizzico di fierezza in più rispetto al suo classico atteggiamento di spavalderia: 'Per dirla tutta, a quest'ultimo vertice abbiamo dato l'immagine di un Paese che ha dimostrato buon senso, di un Paese serio. - ha dichiarato il premier - E ci siamo riusciti non inventandoci delle cose strane'.

Riforme Renzi, Buona Scuola è legge: 'Ora puntiamo tutto sulla Pubblica Amministrazione'

A proposito di riforme, il capogruppo del Partito Democratico, Ettore Rosato, ha precisato che non c'è nessun altro paese in Europa capace di reggere il ritmo dell'Italia per quanto riguarda la velocità nell'effettuazione delle riforme. 
Il prossimo appuntamento per Matteo Renzi nel suo 'calendario di impegni con il Paese' riguarda la riforma della Pubblica Amministrazione, un punto chiave del programma politico del Partito Democratico, messo sullo stesso piano del Jobs Act e dell'ultima riforma della Scuola, firmata ufficialmente dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. 
'Puntiamo tutto sulla riforma Madia' è lo slogan che il Presidente del Consiglio continuerà presumibilmente a ripetere allo sfinimento nelle prossime settimane.

Renzi e la riforma della scuola: 'Gli insegnanti dovranno ricredersi'

Il problema non è tanto quello di essere veloci con le riforme, quanto di essere efficaci ma soprattutto funzionali. 

Renzi, a questo proposito, respinge tutte le critiche mosse nei suoi confronti, soprattutto quelle riguardanti l'ultima sua 'creatura', quella 'Buona Scuola' odiatissima dal personale scolastico e ribattezzata come 'Pessima o cattiva scuola'. 

Com'era nelle previsioni, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella ha disilluso chi ha sperato sino all'ultimo che la riforma non venisse firmata per i profili incostituzionali rilevati dall'opposizione: ora che Buona Scuola è ufficialmente 'legge, gli insegnanti si dovranno ricredere' ha ribadito il capo del Governo, pienamente convinto che la sua 'rivoluzione scolastica' finirà per convincere anche il docente che insegna nelle regioni del Sud e in periferia.