Nelle scorse settimane, vi abbiamo tenuto al corrente dell'azione intrapresa dall'assessore all'Istruzione della regione Veneto, Elena Donazzan, contro la riforma della Scuola: l'intenzione era quella di sollecitare un intervento della regione stessa contro la legge N. 107/2015, ritenuta in più parti incostituzionale.
L'iniziativa partita dal Veneto è stata appoggiata dal Movimento Cinque Stelle, prima da Jacopo Berti, capogruppo 'grillino' nella stessa regione e poi da Silvia Chimienti, deputata e membro della commissione Finanze alla Camera: a questo proposito, il partito di Grillo ha ufficialmente dato il via alla mozione contro la riforma dell'istruzione.
M5S, Silvia Chimienti annuncia mozione per ricorso contro la riforma alla Corte Costituzionale
A darne comunicato è la stessa onorevole Chimienti, attraverso le pagine del suo profilo Facebook: l'auspicio è che questa possa essere la strada giusta verso l'abrogazione della legge N. 107/2015. Nel messaggio riportato dalla deputata, vengono citati i tre profili, contenuti nella riforma, che sanciscono l'incostituzionalità del provvedimento legislativo.
Proprio questi tre profili rappresenteranno i pilastri dell'auspicato ricorso che le Regioni potranno presentare alla Corte Costituzionale: stiamo parlando del comma 33 dell'articolo 1 riguardante l'alternanza scuola-lavoro, del comma 73 dell'articolo 1, ovvero la chiamata diretta dei docenti operata dai presidi e infine il comma 4 dell'articolo 3 sull'autonomia degli organi collegiali.
Saranno questi i punti critici della riforma scolastica che verranno messi in evidenza dal Movimento Cinque Stelle all'interno dei Consigli Regionali e che dovranno spingere le regioni stesse ad un'azione decisa contro la Buona Scuola.
Riforma scuola, Chimienti: 'Pentenero ci dica se sta dalla parte della scuola o dalla parte di Renzi'
E' notizia di poco fa relativa ad un comunicato stampa emesso dal gruppo consiliare del M5S del Piemonte, attraverso il quale l'onorevole Chimienti comunica l'avvenuta deposizione in Consiglio regionale della mozione riguardante la legittimità costituzionale della riforma scolastica: la prima firmataria di tale mozione è la consigliera regionale, Francesca Frediani.
Sottolineando i tre profili ritenuti incostituzionali citati sopra, Silvia Chimienti sollecita l'assessore regionale all'istruzione Gianna Pentenero (PD) a prendere posizione e a comunicare da che parte vuole stare: o dalla parte della scuola oppure dalla parte di Renzi.
La deputata 'grillina' chiede alla Pentenero un minimo di onestà intellettuale, ricordando le sue battaglie intraprese, qualche anno fa, contro la riforma Gelmini.