Sono giorni molto particolari quelli che tutto il mondo scolastico sta vivendo: c'è molta apprensione, infatti, per quello che sarà il destino dell'istruzione pubblica italiana. 

Parole forti, anzi fortissime quelle divulgate da alcuni studenti romani che, la scorsa notte, hanno addirittura provveduto ad apporre i 'sigilli' ad alcuni licei della Capitale, comunicando l'annuncio della 'morte della Scuola pubblica'.

Buona scuola, necrologio studenti: 'Avete assassinato la scuola pubblica'

Alcuni militanti del fronte Gioventù Nazionale, infatti, si sono presi la briga di affiggere le porte di diversi istituti romani con un simbolico necrologio annunciante la morte della scuola pubblica italiana, assassinata dal ministro dell'Istruzione Giannini e dal governo Renzi: il triste annuncio viene firmato dagli studenti italiani 'dimenticati' dalla riforma della scuola'.
I giovani appartenenti al movimento Fratelli D'Italia desiderano avere spiegazioni proprio dal ministro dell'Istruzione, Stefania Giannini: vorrebbero sapere come mai la nuova riforma della scuola non si è minimamente preoccupata degli studenti, di coloro che rappresentano l'anima e il futuro della scuola. 
Gli studenti si chiedono come mai la politica abbia scelto proprio il mese di luglio per l'approvazione della riforma, guarda caso quando le scuole sono in vacanza e gli studenti si riposano dalle fatiche dell'anno scolastico appena conclusosi. 

Riforma scolastica Renzi, gli studenti: 'Se questa è la Buona Scuola, saremo il loro incubo'

'Matteo Renzi e il suo governo pensano forse di riuscire a cavarsela con un atto di prepotenza, illudendosi di riuscire ad evitare le proteste ma si sbagliano di grosso'. Questo è il pensiero degli studenti che si dichiarano esasperati e stufi della superficialità che il mondo politico continua a riservare nei loro confronti. 
L'intenzione sarà quella di proseguire nella lotta con l'obiettivo di far riacquistare alla scuola quella dignità che le spetta di diritto.
Gli studenti romani si professano fieri di essere 'quelli che siedono all'ultimo banco. Se questa è la buona scuola, vorrà dire che saremo il loro incubo'.