Il 25 giugno il maxiemendamento ha ricevuto la fiducia del Senato e oggi per l'ultima votazione il testo sarà alla Camera. Fuori da palazzo Montecitorio si ritroveranno docenti di ruolo e precari, le organizzazioni sindacali, il personale ATA, associazioni e movimenti che da mesi protestano contro quello che è stato definito: "un vero attentato alla Scuola". Fuori da Palazzo si chiede a Sergio Mattarella di intervenire, di non firmare il Ddl Buona Scuola. A sostenere il mondo della scuola si collocano gli esponenti del Movimento 5 Stelle che hanno deciso di scendere in piazza con loro e di invitarli presso l'Aula della Camera per: "mostrare lo scempio" che si sta compiendo. Per quanto riguarda il M5S, sicuramente in prima linea ci sarà Carlo Martelli che ha spiegato il perché si tratta di finte assunzioni.
Sciopero della fame e l'appello dell'Anief
Le proteste continuano e due docenti hanno iniziato lo sciopero della fame. La loro richiesta, come quella di tutti gli altri manifestanti, è ovviamente quella di non approvare la riforma, e in particolare si appellano al Presidente della Repubblica affinché sia il "garante della costituzione". Il presidente Anief, Marcello Pacifico, si rivolge a tutti i deputati della Camera affinché non diano il loro voto favorevole alla riforma scuola. Gli onorevoli dovranno agire secondo coscienza e non seguendo i vincoli politici. Tuttavia se questo non dovesse accadere - spiega Pacifico - verranno adottate misure estreme e si intraprenderanno misure legali con il Ddl Buona Scuola in tribunale. Anche gli altri sindacati si stanno preparando ad agire nel caso in cui il testo venisse approvato.
Intanto la Giannini ha comunicato che il suo profilo Facebook potrà essere utilizzato per un confronto diretto e per poter esprimere con rispetto le proprie idee. Vedremo probabilmente oggi e nei prossimi giorni un assalto della rete sulla sua pagina. Per rimanere aggiornato sulla riforma scuola e sulle prossime modalità di assunzioni, clicca sul tasto Segui.