Il fantomatico rimborso delle Pensioni arriverà finalmente l'1 agosto in misura una tantum. Gli importi secondo gli ultimi calcoli fatti dai sindacati saranno divisi per fasce di reddito (lordo) e varieranno da un minimo di 295 euro fino a un massimo di 796 euro. La decisione è diventata definitiva dopo l'approvazione del disegno di legge che converte il decreto fatto in precedenza dal Governo.
Oltre al rimborso delle pensioni per le mancate indicizzazioni all'inflazione del biennio 2012/2013 è stato anche approvato la riattivazione del ricalcolo degli assegni pensionistici, adeguatoli all'inflazione dei prossimi anni.
Il provvedimento però non ha accontentato tutti, anzi. I sindacati e le associazioni di categoria sono quasi sul piede di guerra, perché secondo loro la sentenza della Corte Costituzionale non è stata rispettata fino in fondo. Infatti dei 19 miliardi dovuti dallo Stato solo circa 2 andranno nelle tasche dei pensionati. Fatto sta che molti pensionati, ovvero quelli che guadagnano più di 3000 euro lordi, non verranno rimborsati.
Le fasce del rimborso delle pensioni con importi e percentuali
Per i 3,7 milioni di pensionati che vedranno i rimborsi, gli importi che verranno accreditati il primo agosto sono i seguenti:
- 798 euro per i pensionati che percepiscono un assegno sotto i 1500 euro lordi che al netto delle tasse però diventeranno circa 658 euro.
- si scende a 440 euro lordi invece se i il reddito dichiarato ammonta a 2000 euro
- solo 295 euro per chi percepisce fino a 3000 euro euro lordi
Tali importi sono calcolati secondo i seguenti calcoli: per le pensioni pari a 3 volte la minima (1.500 euro) le rivalutazioni applicate alle indicizzazioni sono del 100 percento, per quelle fino a 4 volte la minima invece la rivalutazione scende al 40 percento, fino a 5 volte la minima la quota scende al 20 percento e infine per gli assegni pari a 6 volte la minima la quota è solo del 10 percento. Bisogna aggiungere inoltre che anche se l'avete diritto è defunto gli eredi posso dora domanda per il rimborso.
