Il 28 luglio partiranno le domande online per partecipare alle assunzioni 2015/16 delle fasi B e C del piano straordinario di immissioni in ruolo della Scuola di Renzi, diventato parte della legge 107/2015. I quesiti ancora da sciogliere sono tanti, ma intanto i docenti iniziano a fare i conti con l'obbligo di inserire l'ordine preferenziale delle province, tutte le province italiane. Su quali criteri scegliere? In realtà le cose da tener presente sono più di una, soprattutto peri docenti che hanno famiglia e vengono dal Sud Italia.
Assunzioni 2015/16 della scuola: cosa tener presente nella scelta delle province
I docenti italiani che intendono partecipare al piano straordinario di assunzioni del 2015/16 sono alle prese con i primi conti: che tipo di ordine di preferenza inserire per le province? In un articolo apparso su Repubblica.it, Intravaia fa alcuni ragionamenti che sono alla base di questo tipo di scelta a cui sono sottoposti gli insegnanti.
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Le immissioni in ruolo di quest'anno sono una lotteria, di cui il meccanismo esatto rimarrà oscuro. Esserne esclusi, o peggio essere chiamati e dover rifiutare, non è conveniente.
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Gli iscritti nelle graduatorie di Concorso hanno la precedenza sugli iscritti in GaE. Questo significa che mentre i primi sceglieranno con più serenità (avendo maggiori possibilità), gli ultimi vivranno la scelta con angoscia.
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Una scelta giusta potrebbe significare l'assunzione, mentre quella sbagliata potrebbe significare non ottenere l'immissione in ruolo. Sbagliare sarebbe catastrofico.
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I docenti con famiglia devono tener conto dei costi che comporterebbe spostarsi lontano da casa.
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I docenti meridionali probabilmente eviteranno di scegliere le grandi città del Nord, come Milano o Torino, proprio a causa dei costi di affitto e vitto.
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I piccoli centri restano quelli più economici, per cui convengono a chi va in trasferta.
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A legge 107 stabilisce che in caso di indisponibilità di posti per tutte le province, non si procederà all'assunzione. Chi non verrà chiamato, non sa cosa gli riserva il domani, dato che non vi sono indicazioni scritte e resta tutto in mano alle deleghe in bianco.