Procedono incessanti le discussioni dei lavoratori sul web: il tormentone di quest'estate psembra essere 'quota 41 si o no' ? I lavoratori precoci attendono fiduciosi, dopo le ultime rassicurazioni di Damiano al Convegno tenutosi venerdì 24 luglio, che il Ddl 857 venga preso in seria considerazione dall'esecutivo del Governl Renzi nella prossima legge di stabilità. Questa proposta, se convertita in legge, sarebbe l'unica ad essere considerata perfetta dai precoci. Il Ddl di Cesare Damiano permetterebbe l'accesso alla pensione senza alcuna decurtazione sull 'assegno per quanti hanmo versato, nell'arco della propria vita lavorativa, 41 anni di contributi, indipendentemente dall'età anagrafica del richiedente.

 I lavoratori, esausti di sentir parlare di tagli sull'assegno pensionistico finale, si dicono pronti a tutto pur di veder approvata la quota 41, e di avere la giusta visibilità per farsi ascoltare dal Governo Renzi. 

Ultime novità e punto della situazione al 28 luglio: precoci sul 'piede di guerra' 

 Non mancano le proposte dei lavoratori che, coesi e numerosi, si sono iscritti al gruppo Facebook 'lavoratori precoci uniti a tutela dei propri diritti': gli aderenti sono oltre 3000, e  continuano a crescere di giorno in giorno. I membri hanno già proposto: una manifestazione su Roma se il Governo continuerà a rimandare la questione previdenziale, una class action per difendere il diritto alla pensione dopo 41 anni di contributi, di intervenire in ogni trasmissione radiofonica che consenta la diretta al fine di diffondere le loro richieste.  I precoci,insomma, si dicono ormai disposti a tutto pur di attirare l'attenzione sulla loro situazione.

Chiedono con forza che il Ddl 857 passi e che la quota 41 dia il via libera alla quiescenza piena; impossibile pensare a un ricalcolo contributivo per quanti hanno già versato molti più contributi dei loro coetanei.  Alcuni membri sono arrivati a proporre che vengano loro restituiti tutti gli anni di contributi versati. Sarebbero disposti, dicono sul web, a provvedere da soli alla propria vecchiaia, insomma 'guerra aperta' al Governo da parte dei lavoratori precoci.

O giungeranno a breve, entro la prossima legge di stabilità, delle riforme strutturali degne di questo nome, o temiamo che i precoci non saranno gli unici lavoratori ad alzare la voce.

 Il Governo Renzi è avvertito, il tempo ormai stringe, riuscirà finalmente a soddisfare le richieste dei  lavoratori entro la prossima legge di stabilità ?