A seguito dei nuovi tassi d'interesse praticati dalle banche e dagli intermediari finanziari comunicati dal Dipartimento del Tesoro del Ministero dell'Economia e delle Finanze, l'Inps ha conseguentemente aggiornato i tassi limite TAEG utilizzabili per i prestiti con cessione del quinto dello stipendio e della pensione. Negli ultimi tempi il presidente Inps Tito Boeri è stato molto criticato per la sue proposte di flessibilità in uscita dal mondo del lavoro.

I nuovi tassi soglia applicati dalle banche e dagli intermediari finanziari

I nuovi tassi effettivi globali medi (TEGM) praticati dagli istituti di credito e dagli intermediari finanziari, come rilevati dalla Banca d'Italia applicabili per il periodo 1° luglio - 30 settembre 2015 sono i seguenti: per gli importi non superiori a 5mila euro, il tasso applicato è il 12,20%, con un tasso soglia oltre il quale scatta l'usura del 19,25%.

Per importi superiori a 5mila euro invece, il tasso effettivo globale medio è pari all'11,37%, con un tasso limite di usura corrispondente al 18,22%.

Gli aggiornamenti Inps ai tassi per i prestiti con cessione del quinto

A seguito della convenzione stipulata tra l'Inps e gli istituti finanziari per la concessione di credito e strumenti finanziari ai pensionati, con la cessione del quinto della pensione, i tassi rimodulati sono i seguenti: per i titolari di pensione con un'età inferiore a 59 anni, è applicato un tasso di soglia, come da convenzione, del 9,09% per importi richiesti fino a 5mila euro, che scende all'8,96% quando la somma supera i 5mila euro. Per i pensionati con età compresa tra 60 e 69 anni, il tasso di convenzione applicato e del 10,96% sempre per importi fino a euro 5mila, che passa al 10,56% per gli importi superiori.

Ai titolari di pensione di età compresa tra 70 e 79 anni invece, sarà applicato un tasso del 13,29% sotto i 5mila euro e del 13,16% quando invece i 5mila euro sono superati.

La cessione del quinto del trattamento pensionistico

Nota come un'operazione di credito al consumo largamente utilizzata nel mercato odierno dei finanziamenti, con la cessione del quinto della propria pensione, il pensionato cede una parte del suo emolumento, al massimo il 20%, a seguito della concessione di un prestito finanziario o dell'acquisto di un bene di consumo.

Il prestito è rimborsato attraverso rate mensili trattenute dall'importo della pensione direttamente dall'ente erogatore, che provvederà a girarlo all'istituto finanziario creditore. L'importo della rata e della durata temporale dipendono dal piano di ammortamento scelto dal pensionato, con un importo massimo che non può superare un quinto della pensione mensile netta, e la durata del rimborso del prestito deve essere compresa tra un minimo di 24 mesi e un massimo di mesi 120.

Le pensioni che possono essere cedute di un quinto

La cessione di un quinto della pensione è applicabile a tutti i tipi di trattamenti previdenziali, ad eccezione delle Pensioni e degli assegni sociali, degli assegni per l'assistenza agli inabili, quelli di sostegno del reddito e per il nucleo familiare, e infine, per quanto riguarda le pensioni in contitolarità , la parte non competente al richiedente il prestito non può essere oggetto di cessione. Il sistema previdenziale italiano è uno dei terreni principali di scontro tra le istituzioni e i sindacati, a seguito della tanto criticata riforma delle pensioni.