Sprint finale verso il termine di scadenza per la presentazione della domanda di assunzione, previsto per le ore 14 di venerdì 14 agosto. Il ministro dell'Istruzione Stefania Giannini ha parlato di dati incoraggianti per quanto riguarda le domande sin qui compilate dai docenti precari, nonostante i forti venti di boicottaggio che spirano da ogni direzione.

Le risposte date dal Ministero alle FAQ degli insegnanti si posizionano esattamente a metà strada tra una 'promessa' e una 'minaccia'. La verità è che si è insistito parecchio sugli slogan che hanno elogiato la presentazione della domanda come un''opportunità irrinunciabile' a cui 'non vale proprio la pena dire di no'.

Alla fine, però, persino il Ministero dell'Istruzione ha dovuto ammettere con mestizia che le graduatorie ad esaurimento resteranno e che la tanto temuta soppressione o cancellazione non può essere presa in considerazione.

Scuola, domande di assunzione: GaE restano, l'ammissione del Miur

Non ci si poteva più nascondere dietro un filo d'erba, per cui tutti coloro che hanno scelto di non presentare la domanda di assunzione potranno rimanere iscritti come prima nelle graduatorie ad esaurimento.Non dovrebbe cambiare nulla, quindi, per quanto riguarda le GaE che resteranno quindi un importante bacino da cui attingere per l'assegnazione delle supplenze e per le future immissioni in ruolo, sempre con il principio del 50 per cento in condivisione con le graduatorie di merito del prossimo concorso.Un altro punto importante da chiarire è quello riguardante le supplenze.

Il Miur ha confermato che le assunzioni della fase C avverranno solo ad anno scolastico iniziato e qualora il docente dovesse ricevere in precedenza un incarico per una supplenza, quest'ultimo avrà la precedenza rispetto alla proposta di assunzione. Pertanto, per molti di quegli insegnanti che verranno assunti nella fase C sarà tutto rimandato a settembre del 2016.

Domanda di assunzione: scelta personale ma flop del Miur in caso di numero esiguo

La scelta se presentare o meno la domanda resta, comunque, estremamente personale, in stretta relazione con le singole situazioni famigliari: occorre tener presente, infatti, che si tornerà a parlare di scorrimento delle graduatorie solo dall'anno scolastico 2017/2018 e che gli insegnanti che avranno già raggiunto il limite dei 36 mesi di supplenza non potranno ricevere ulteriori incarichi secondo le disposizioni previste dalla sentenza della Corte Europea.

In poche parole, le possibilità di poter lavorare si ridurranno ulteriormente.

Resta comunque da vedere se il numero totale delle domande che verranno presentate saranno sufficienti a coprire interamente (o quasi) i 55.000 posti previsti dal Miur: serviranno almeno 70.000 domande altrimenti si dovrà parlare di clamoroso flop.