La riforma della Scuola 2015, targata Renzi-Giannini, ha messo in luce alcune incongruenze piuttosto importanti: i docenti abilitati tramite TFA, PAS e SFP sono stati esclusi dal piano assunzioni 2015-2016, nonostante i percorsi formativi svolti e l'anzianità di servizio nelle scuole. Per questa categoria di docenti, formati e pronti all'insegnamento, si apre soltanto la possibilità del nuovo concorso scuola 2015-2016 (con tutte le incognite del caso). Le polemiche, sollevate anche dal Mida Precari, riguardano, in primo luogo, la cosiddetta 'quota di 'idonei': un emendamento passato piuttosto in sordina fa sì che soltanto il 10% sia considerato idoneo all'insegnamento; per tutti coloro che non avranno vinto il concorso e non rientreranno nella quota idonei, l'unica possibilità è l'attesa per il concorso successivo.

In realtà, le incongruenze sono ancora molte, e gran parte del bando per il nuovo concorso a cattedra si deciderà a seguito del piano assunzioni 2015-2016: se molti docenti delle GaE boicotteranno il piano di immissioni in ruolo (a causa della 'deportazione' forzata), è chiaro come i concorrenti per il nuovo concorso saranno in numero nettamente maggiore. Centrale resta il requisito dell'abilitazione: al momento, soltanto i neolaureati o i docenti senza abilitazione non potranno partecipare alle selezioni, anche se i ricorsi partiranno non appena verrà emanato il bando.

Tutte le incongruenze del concorso scuola 2015 - 2016

Il bando del concorso scuola 2015-2016 dovrebbe essere emanato entro il 1 dicembre, ma sulle sue caratteristiche non si sa ancora nulla, né quale sia la linea del governo Renzi.

I nodi da risolvere sono ancora molti:

  • si è parlato di 60mila posti messi a disposizione, sarà veramente così? il problema è che con il piano assunzioni 2015-2016 molte classi di concorso che, storicamente, sono sempre state particolarmente affollate, risulteranno esaurite: dunque, per queste cdc verranno messi a concorso dei posti?
  • si è parlato di punteggi aggiuntivi per premiare i percorsi formativi e abilitanti differenti: si premierà il merito (TFA) o l'anzianità di servizio (PAS)? quale potrebbe essere la soluzione per non scontentare nessuno?
  • si è detto che le prove verteranno maggiormente sulle competenze didattiche che piuttosto sulle conoscenze disciplinari: il problema è come valutarle. Come si fa, infatti, a valutare la capacità di insegnare di docenti che non sono di fronte ad una vera classe? Che fine fanno tutte le teorie didattiche (dal costruttivismo al cognitivismo) che partono dalla necessità della valutazione dell'intervento effettivo in una classe reale?
  • con l'accorpamento delle classi di concorso, saranno necessari nuovi esami aggiuntivi e crediti extra?

Una proposta venuta dal Movimento Nazionale Precari chiede una selezione per soli titoli e senza prove: la soluzione potrebbe essere accettabile, ma soltanto qualora la quota di idonei salga al 100%, altrimenti si tratterebbe di una penalizzazione nei confronti di chi non può vantare titoli di servizio e, dunque, sarebbe incostituzionale.

Insomma, le complessità sono tante e si attendono lumi dal governo Renzi. Per il momento, è tutto con la questione del concorso scuola 2015-2016: per aggiornamenti, basta cliccare su 'Segui' in alto sopra il titolo dell'articolo.