Sembra proprio che l'ex ministro del Lavoro Elsa Fornero abbia fatto retromarcia. E sì... Complici le proteste dei lavoratori e le circostanze che vogliono il governo alla ricerca di una soluzione, l'ex ministro ha dichiarato che è arrivato il momento di dare ai lavoratori l'opportunità di poter andare in pensione prima del termine fissato dalla sua riforma. I lavoratori potrebbero beneficiare di un trattamento pensionistico anticipato dove, per ogni anno di lavoro in meno, dovrebbero pagare una penale di 3,5 % per ogni anno di anticipo. Un rapido calcolo fa comprendere che 3 anni di anticipo dovrebbero penalizzare il lavoratore del 10%.

Rispetto a quanto proposto dall'onorevole Damiano con il suo DDL 857 sarebbe peggiorativo però c'è da registrare che la Fornero è contraria al ricalcolo con il contributivo di Boeri perché sarebbe troppo penalizzante per i lavoratori. Si potrebbe però ipotizzare che se una parte va a carico dei lavoratori un'altra parte sarebbe a carico dello Stato. Il miliardo di euro messo in cantiere non basterebbe e con un po di buona volontà il Governo potrebbe finalmente abbattere questa ingiustizia sociale. La Fornero, si schiera inoltre a favore dei lavoratori precoci e dei lavoratori che nel loro percorso lavorativo hanno fatto dei lavori particolarmente gravosi.

Cosa succederà ?

In ogni caso il 9 settembre Matteo Renzi dovrà iniziare a dare delle spiegazioniperché il problema sarà finalmente sul tavolo del Governo.

E, al di là dei commenti a più voci ascoltati nell'ultimo periodo, Renzi sa bene che un'altra riforma, che non dia spazio alle esigenze dei lavoratori, potrebbe essere una debacle sul piano elettorale. Si gioca quindi una buona fetta di credibilità sapendo che l'opposizione lo sta aspettando al varco. I sindacati stanno facendo pressione e, insieme a Damiano, si stanno battendo per la quota 41 senza penalizzazioni e senza limiti di età. Manca poco e le speranze e le aspettative dei Lavoratori precoci in particolare sono tante. A quando il prossimo capitolo ?