Si moltiplicano alla fine di agosto le dichiarazioni di appoggio alla riforma della previdenza e alla creazione di nuove misure di flessibilità, per andare incontro alle esigenze dei lavoratori precoci, esodati e più in generale di coloro che sono rimasti disoccupati in età avanzata. Negli ultimi giorni sono in molti ad aver espresso la propria opinione, a partire dal comparto della politica fino a quello dei sindacati e dei tecnici. Non ha mancato di creare stupore (e anche qualche perplessità nei lavoratori) l'esternazione dell'ex Ministro Fornero, principale firmataria della legge con la quale si sono inaspriti i criteri di pensionamento nel 2011 ed ora favorevole ad un dietrofront, con la flessibilizzazione perlomeno parziale di una parte dei parametri (seppure attraverso l'adozione di una misura di penalizzazione per far quadrare i conti).

Insomma, il dibattito politico sulla riforma della previdenza sembra ormai aver esplorato ogni possibile area di intervento, tanto che il redde rationem sulla questione appareormai vicino.

Pensioni, si punta all'anticipata con penalizzazione del 3% e a sgravi per i precoci

Stante la situazione, uno dei quadri più probabili al momento èquello di un'apertura alla pensione anticipata con quota 97 (ricordiamo che sarebbe formata dal limite dei 62 anni di età e 35 di versamenti), seppure con una penalizzazione sulla mensilità erogata. Se quest'ultima era ipotizzata inizialmente al limite del 2% annuo, negli ultimi giorni sembra trapelare la possibilità di un innalzamento della penalità al 3 o 3,5%.

Diverso invece il caso dei lavoratori precoci, per i quali in molti chiedono un via libera senza ulteriori penalizzazioni a partire dai 41 anni di contributi (ovviamente in questo caso particolare cadrebbe anche qualsiasi tipo di vincolo anagrafico).

Previdenza e welfare, si lavora anche su altre misure di flessibilità Inps

Vi sono infine in cantiere tutta una serie di possibili interventi di ottimizzazione sull'Inps, che potrebbero semplificare non poco la vita a molticontribuenti: a partire dalla ricongiunzione non più onerosa dei contributi versati nelle differenti casse di previdenza, una misura che potrebbe semplificare i meccanismi i pensionamento per coloro che hanno cambiato diverse volte lavoro nel corso della propria carrieraprofessionale.

Fino alle nuove ipotesi di welfare che prevedono la concessione di un reddito di sostegnoperchipresenta specifici requisiti ISEE e vive una situazione di disagio a causa della mancanza di un reddito sufficiente.

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