Da mesi notizie e novità sulla riforma Pensioni si rincorrono: pensione anticipata, flessibilità in uscita, pensioni lavoratori precoci, Quota 41, Opzione Donna... chi più ne ha più ne metta. Ogni parola di Cesare Damiano, di Tito Boeri, del governo Renzi, ogni iniziativa dei sindacati viene attentamente soppesata dagli interessati: è normale e giusto che sia così, si tratta del destino di molti uomini e donne che hanno lavorato una vita e vogliono godersi in serenità il meritato riposo, stare con la famiglia, avere meno problemi possibili. Purtroppo però la situazione economico-finanziaria italiana non è bella, anzi: il debito pubblico alle stelle impone tagli per rispettare i parametri europei e perseguire il pareggio di bilancio, le casse Inps sono impoverite dai rimborsi ai pensionati per la mancata rivalutazione negli anni 2012/13 inserita nella legge Fornero e dichiarata illegittima dalla Corte Costituzionale, ci sono gli incentivi alle imprese per nuove assunzioni (contributi e bonus da pagare a carico di Stato e INPS), dal più alto numero di domande di pensione anticipata e di vecchiaia dopo il rallentamento degli anni passati causato dall'inasprimento dei requisiti imposto dalla Legge Fornero.
Sempre con l'intento di fornire ai lavoratori pensionandi più informazione possibile, facciamo quindi un sunto della situazione che, dati alla mano, non appare rosea.
Riforma pensioni precoci e anticipata, novità non positive: il governo Renzi deve tagliare le spese, l'INPS non ha soldi
Il governo Renzi e l'INPS di Tito Boeri hanno ribadito più volte che soluzioni come la pensione anticipata a Quota 97 con piccola penalità o a Quota 100 senza penalità, proposte da Cesare Damiano, sono troppo onerose e quindi da scartare. Niente è stato detto sulla Quota 41 per i lavoratori precoci, ma l'aria che tira è quella di “concedere” la pensione anticipata con ricalcolo col contributivo per tutti perchè sarebbe una soluzione ad impatto nullo sulle casse INPS, anzi forse positivo.
Non è un caso che per l'Opzione Donna sembra possa arrivare la proroga se non anche un'estensione.
Il debito pubblico italiano ha toccato livelli record e non accenna a diminuire, per rispettare i parametri finanziari europei il governo Renzi deve tagliare circa 60 miliardi di euro all'anno: già ne ha fatto le spese la sanità, prossima vittima il comparto pensionistico?
Per tutti i dettagli leggete Debito pubblico in crescita: rischio tagli a pensioni e sanità.
Dopo che nel 2012 e 2013 ci fu un deciso rallentamento delle concessioni di pensione anticipata e di vecchiaia “grazie” alla Legge Fornero, ora gli effetti positivi sulle casse INPS stanno scemando: è ovvio, chi non potè andare in pensione allora può farlo adesso perchè ha raggiunto i requisiti, e infatti le domande si stanno impennando.
Per maggiori informazioni leggeteAumentano le domande di pensionamento, casse INPS in sofferenza.
Col Jobs Act e precedenti iniziative sono stati implementati diversi incentivi alle imprese che assumono giovani, disoccupati, donne: lo Stato verserà i contributi al posto dei datori di lavoro oppure l'INPS erogherà bonus a chi assume, in ogni caso si tratta di mancate entrate e di ulteriori esborsi. Nel focus Pensioni precoci e anticipata: ricalcolo col contributivo per pagare il Jobs Act?l'approfondimento.
I giochi si faranno in autunno-inverno con la Legge di Stabilità ed i soliti provvedimenti di fine anno, anche se un prolungamento della questione al 2016 non sarebbe certo una sorpresa. Non resta che informarsi al meglio e organizzare la protesta.