Le ultime notizie sulla riforma Pensioni 2015 a cui il governo Renzi sta lavorando sono ovviamente incentrate sulla flessibilità in uscita, termine che indica le novità sulla pensione anticipataper i lavoratori precoci e per tutti gli altri. In questi giorni di pausa per le ferie estive fioccano però le dichiarazioni di politici, sindacalisti e ministri vari, tra le ultime quelle di due vice-ministri all'Economia ed esponenti PD vicini al premier Renzi: Pier Paolo Baretta, sindacalista CISL tra l'altro, ha detto che con la flessibilità in uscita (come e quale spieghiamo più avanti) ci sarebbero vantaggi per tutti, dai giovani in cerca di lavoro agli esodati e anche a chi vorrebbe restare al lavoro più anni, Enrico Morando invece conferma che i cambiamenti alle attuali norme sulla pensione anticipata introdotte con la Legge Fornero dovranno essere a costo zero per lo Stato.
Ultime pensioni oggi 24 agosto, con la flessibilità in uscita vantaggi economici e sociali per tutti?
Pier Paolo Baretta, sindacalista CISL ora deputato PD e sottosegretario all'Economia sia col governo Renzi che col precedente governo Letta, afferma in un'intervista a Il Sole 24 Ore che la nuova pensione anticipata e flessibile potrebbe portare vantaggi trasversali perchè consentire prepensionamenti più agevoli porterebbe a “un mix generazionale favorendo l'accesso al lavoro di giovani e questo non può che essere accolto con favore dall'intera industria. Non si tratta di cambiare la regola della legge Fornero, ma lo spostamento dalla sera alla mattina dell'asticella da 60 a 66 anni ha creato una rigidità che va superata”.
Inoltre ci sarebbero dei risparmi perchè il problema esodati verrebbe risolto -in parte- alla radice, dando la possibilità di ritirarsi in anticipo rispetto all'età per la pensione di vecchiaia e quindi evitando ai lavoratori di venire “dismessi” a pochi anni dal pensionamento. Soldi che potrebbero essere dirottati dalle salvaguardie per gli esodati al sostegno al reddito per i disoccupati ultra 55enni, un altro progetto a cui il governo Renzi sta lavorando.
Ovviamente Baretta propone la flessibilità in uscita basata sulla proposta di pensione anticipata a Quota 97 con penalità al 2%, cioè il ddl 857 che porta la sua firma e di Cesare Damiano: e qui sta il problema, perchè seppur limitata sarebbe comunque una spesa per lo Stato, spesa che il governo vuole evitare come ribadito con forza da mesi.
Notizie pensioni 2015, agosto: riforma e pensione anticipata ma senza costi
Come già abbiamo evidenziato in vari report nelle ultime settimane [da ultimo Riforma pensioni tra contributivo e tagli] il governo Renzi non può, non vuole, non deve spendere. Questo quanto detto più volte dagli analisti ma soprattutto da ministri e sottosegretari che ribadiscono ormai da mesi “cambiare la Legge Fornero senza stravolgerla e a costo zero”.
In un'intervista a La Stampa l'altro sottosegretario all'Economia, Enrico Morando, dice infatti che “C'è chi propone di tenere conto dell'attesa di vita, chi un prestito previdenziale. Qualunque soluzione neutra le per le casse dello Stato va bene”. Già in precedenza dal governo si era detto che la Quota 97 con penalità di Damiano e Baretta è troppo dispendiosa, dopo la presentazione del piano di Tito Boeri per il ricalcolo col contributivo per chi vuole la pensione anticipata le dichiarazioni in tal senso sono aumentate ed appare sempre più probabile che questa sarà la via maestra da seguire con la Legge di Stabilità: nessun costo in più e quindi più risorse per il promesso taglio della pressione fiscale (via la Tasi su prima casa ad esempio) ed evitare anche l'aumento dell'Iva dovuto al possibile verificarsi delle condizioni per le clausole di salvaguardia.