La riforma Pensioni 2015 del governo Renzi vedrà la luce tra settembre e fine anno con la Legge di Stabilità, tra i punti-chiave ci sarà la flessibilità in uscita per la pensione anticipata. C'è molto da dire perchè la questione è complessa, tecnicamente rilevante e con tante sfaccettature: bisogna infatti considerare la particolare situazione dei lavoratori precoci per i quali Cesare Damiano propone la Quota 41 senza penalizzazioni, mentre le proposte di Tito Boeri (presidente Inps), come anche le notizie che giungono dall'esecutivo, non sembrano considerare diversamente la situazione di chi ha iniziato a lavorare in età adolescenziale rispetto a quella di altri lavoratori.

Tutti in un stesso calderone per INPS e governo Renzi, orientati -e purtroppo le conferme indirette non mancano, cfr il focusPensioni precoci e anticipata tra ricalcolo col contributivo e tagli- al ricalcolo col contributivo con penalizzazione per la pensione anticipata (prima cioè dei 67 anni per la pensione di vecchiaia: infatti dal 2016 al 2019 ci sarà l'ennesimo e progressivo innalzamento dell'età anagrafica); invece Cesare Damiano, appoggiato dai sindacati e altre forze politiche in questo contesto, propone la pensione anticipata a Quota 97 con penalità oppure a Quota 100 senza penalità.

Ultime pensioni precoci e flessibilità in uscita: confronto tra i progetti per la pensione anticipata

Il prepensionamento deve essere consentito con una penalizzazione?

Il ricalcolo col contributivo chi lo propone e cosa comporta? Cerchiamo di fare un quadro di sintesi dei più quotati progetti per la riforma della pensione anticipata.

Proposta Tito Boeri, INPS, appoggiata dal governo Renzi: ricalcolo col contributivo – Chi volesse il prepensionamento prima dell'età per la pensione di vecchiaia avrebbe l'assegno calcolato interamente col sistema contributivo: quindi a rimetterci di più sarebbero i lavoratori che hanno iniziato prima a lavorare vantando una quota retributiva più elevata, ed è ovvio che i lavoratori precoci sarebbero quelli decisamente più penalizzati da questo sistema che ad ora non prevede nessuna eccezione per loro.

Per un confronto tra simulazioni di ricalcolo contributivo e penalizzazione: Ricalcolo contributivo, riduzione fino al 30%?

Pensione a Quota 41 per i lavoratori precoci senza penalità: la proposta di Cesare Damiano – In questo caso la questione è tecnicamente semplice perchè il prepensionamento (inteso sempre come anticipo rispetto all'età per la pensione di vecchiaia) sarebbe possibile con 41 anni di contributi versati a prescindere da tutto il resto, senza riduzione né ricalcolo di alcun genere.

Più di quattro decenni di lavoro in effetti dovrebbero bastare per il diritto ad una pensione piena...

Pensione anticipata a Quota 97 con penalizzazione, a Quota 100 senza penalizzazione – Se la precedente di Damiano è un “trattamento ad hoc” per i lavoratori precoci, queste invece sarebbero la struttura generale per la flessibilità in uscita: con almeno 62 anni di età e 35 di contributi (62+35=97) sarebbe possibile andare in pensione con una penalità del 2% per ogni anno di anticipo, invece con Quota 100 (quindi qualche anno in più di età e/o contribuzione) nessun taglio all'assegno.

Le differenze principali tra le proposte di Damiano e di Boeri per la flessibilità in uscita sono evidenti:

  • il presidente dell'INPS vuole “più contributivo per tutti”, invece l'esponente della minoranza DEM del PD non vorrebbe una sua estensione rispetto all'uso attuale del sistema
  • se entrambi ritengono corretto che chi vuole andare in pensione prima subisca una certa riduzione dell'assegno visto che lo avrà per più anni, per Damiano deve essere una quota fissa, per Boeri in proporzione (il ricalcolo col contributivo implica infatti una progressività)
  • per i lavoratori precoci occorre, secondo Damiano, un trattamento più favorevole (difficile dargli torto)