Il mese di settembre si avvicina e con esso la discussione della Legge di Stabilità, i lavoratori precoci e le donne vivono con impazienza e con una certa ansia questo periodo. La discussione éincentrata sulla pensione anticipata uomini e donne, il pressing dei lavoratori non èscemato nemmeno nel corso del periodo estivo, anzi i gruppi 'lavoratori precoci uniti a tutela dei propri diritti' ed il 'comitato opzione donna' sono stati tra i più attivi sul web. I primi richiedono a gran voce che la riforma Pensioni tenga in considerazione il ddl 857 di Cesare Damiano, da sempre favorevole alla quota 41 senza penalizzazioni, le seconde dopo la 'vittoria' ottenuta nei giorni scorsi, hanno dovuto riprendere il pressing per tutelare alcune lavoratrici che, a causa dell'incremento di 3 mesi determinato dall'aumento dell'aspettativa di vita, rischiano di rimanere fuori dall'annunciata proroga al 31/12/2015.

Vediamo i dettagli delle mobilitazioni per la quota 41 e per la nuovacausa 'nessuna esclusa'.

Ultimi aggiornamenti su pensione anticipataprecoci e donne: così i due gruppi tutelano i propri diritti

Sulla pagina ufficiale dei precoci, oltre all'invio quotidiano di cartoline ed email ai politici di spicco, stanno emergendo iniziative singolari che trovano grande approvazione tra i membri. Le ultime riguardano la proposta di un flash mobola presenza di un numero considerevole di precoci in P.zza San Pietro una delle prossime domeniche. B.M, un membro del gruppo, ci spiega come potrebbe essere attuata tale 'mobilitazione' pacificaal solo scopo di catalizzare l'attenzione in vista della prossima ed imminente Legge di Stabilità.

Ci dice: 'potremmo presentarci prima dell'Angelus di Papa Francesco, come turisti o fedeli, ciascuno con una maglia bianca o una fascia al braccio con su ilnumero 41 scritto in grande. L'obiettivo sarebbe 'solo' quellodi farci notare dalle troupe televisive che riprendono la funzione edavereun minimo di visibilità e chissà ottenere magari un piccolo spazio in qualche tv'.

Agguerrite più che mai anche le iscritte al 'Comitato opzione donna' che hanno dovuto riprendere il pressing per tutelare le nate nell'ultimo trimestre del 1958 o del 57 se autonome. Queste lavoratrici, infatti, rischiano di essere 'beffate' dall'aumento dell'aspettativa di vita e di non poter usufruire per pochi mesi della proroga appena concessa.

Orietta Armillato, la responsabile del gruppo, ha iniziato a twittare a vari esponenti politici di spicco il tweet dal seguente contenuto: 'Accesso per le nate al 31.12.58 e 31.12.57 per autonome NO Requisito per Aspettativa di Vita'. L'obiettivo del Comitato è che nessuna donna resti fuori (#opzionedonnanessunaesclusa) dalla proroga se maturerà i requisiti entro fine anno, e che dunque non vengano richiesti i tre mesi in più per poter accedere al regime sperimentale. Sulla scia di questa battaglia restano alte le aspettative delle iscritte al gruppo 'opzione proroga fino al 2018' che confidano l'estensione della c.d opzione donna possa divenire una scelta anche perloro. Tutto si deciderà con buona probabilità a settembre, il Governo Renzi riuscirà a soddisfare le richieste di questi tenaci lavoratori?