"Dobbiamo trovare un punto di equilibrio tra la legittima esigenza di avere flessibilità in uscita e dall'altra parte la compatibilità economica per realizzare l'operazione": sono le parole del Ministro del lavoro Giuliano Poletti, così come riportate dall'Agenzia di informazione Ansa nella giornata di ieri. La questione della flessibilità previdenziale e della pensione anticipataresta tra i nodi che l'esecutivo tenterà di risolvere in via definitiva con la prossima legge di stabilità, un'operazione attesa ormai da anni da tante tipologie di lavoratori che versano in stato di disagio a causa del restringimento dei requisiti anagrafici e contributivi di quiescenza, avvenuto nell'ormai lontano 2011 con la legge Fornero.

Lo stesso Poletti ha spiegato che l'esecutivo ha presente il problema e che su di esso si sta lavorando da tempo, come del resto dimostra l'istruttoria aperta recentemente dai tecnici del Mef in merito alle tante proposte di riforma della previdenza che sono giunte dalla politica e dalle parti sociali.

Pensioni anticipate, intervento importante anche per rimettere in moto il turn over

"È ovvio che aver innalzato seccamente l'età pensionabile ha inevitabilmente ridotto il turn over", ma ha anche "ridotto la possibilità per i giovani di entrare al lavoro" prosegue il Ministro, spiegando che l'obiettivo consiste ora nel cercare un punto di equilibrio che possa soddisfare tutte le parti coinvolte.

Da un lato bisogna offrire ai lavoratori e disoccupati in età avanzata un meccanismo di prepensionamento che possa facilitare l'accesso all'Inps, dall'altro c'è la necessità di agevolare i giovani nella ricerca del primo impiego, ma anche quella di rendere compatibile la misura con i saldi del bilancio pubblico, per evitare di vanificare il provvedimento una volta che questo sarà arrivato sul tavolo dei tecnici di Bruxelles.

La questione sembra comunque destinata a trovare una soluzione definitiva entro breve tempo, visto che l'obiettivo è di aprire alla flessibilità già con la prossima legge di stabilità 2016, che sarà in discussione all'inizio dell'autunno.

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