Dopo la pausa estiva si torna a parlare, in maniera insistente, su come dovrà essere modificata la legge previdenziale italiana. Tanti dubbi e incertezze da parte del governo Renzi che ha intenzione di applicare un sistema flessibile che consenta l'uscita anticipata dal lavoro ma che non vada a pesare sulla finanza pubblica, allo scopo di favorire il tanto richiesto ricambio generazionale.

Il 9 settembre importante incontro sulle modifichedel sistema pensionistico

Le notizie che giungono in queste ore, mettono in evidenza una situazione di stallo che potrebbe protrarsi almeno fino alla riunione del 9 settembre in Commissione Lavoro alla Camera, quando si discuterà di alcune norme previdenziali che potrebbero essere inserite nella prossima Legge di Stabilità.

Uno dei sistemi che trova favorevoli la maggioranza dei partiti politici e le più importanti sigle sindacali è quello che si basa sulla Quota 100. Questo metodo è stato, in realtà, bocciato dal presidente dell'Istituto Nazionale della Previdenza Sociale (Inps), Tito Boeri, il quale valuta troppo costosa la proposta avanzata da Cesare Damiano, esponente di spicco della minoranza dem del Partito Democratico.

Possibile introduzione dell'assegno universale per gli over 55

Proprio nell'importante incontro del prossimo settembre si cercherà di attuare quanto già deciso prima della pausa estiva, con la proroga del sistema contributivo donna al 31 dicembre 2015, metodo sperimentale che trova d'accordo molte donne lavoratrici che hanno intenzione di lasciare in anticipo il lavoro, ma con una decurtazione dell'assegno previdenziale conteggiato con il metodo contributivo.

Vedremo, nei prossimi giorni cosa accadrà in merito alla problematica in questione. Un'altra idea, di cui si parla in questi giorni, è quella che vede una possibile applicazione dell'assegno universale per gli over 55, persone che hanno perso il lavoro, senza pensione e che si trovano in condizioni di reale disagio economico.

Da parte di qualche partito politico, Movimento 5 Stelle in primis,è stata evidenziata la proposta di allargare il beneficio a tutti, senza considerare le condizioni economiche. Resta ora da valutare il costo di questa misura e se, in caso di approvazione, sarà inserita nella Legge Finanziaria oppure in un apposito decreto previdenza.