Ancora attesa la riunione tra il ministro del Lavoro, l'Istituto Nazionale di Previdenza Sociale e la Ragioneria dello Stato. E' prevista per il 9 settembre, infatti, la riunione con la quale verranno discussi i temi più caldi del momento: proroga dell'opzione donna e settima salvaguardia per gli esodati.
Estensione dell' Opzione contributivo donna
Da non dimenticare, che l'opzione contributivo donna consentirebbe alle lavoratrici di sesso femminile di lasciare anticipatamente il lavoro dopo aver raggiunto almeno 57 anni di età anagrafica e 35 anni di contributi effettivamente versati a condizione che il loro assegno venga calcolato interamente col metodo contributivo.
Stando a quanto riportato sul sito d'informazione "Pensioni Oggi", l'idea delle varie forze politiche sarebbe di modificare le circolari n. 35 e n. 37 dell'Inps al fine di permettere alle lavoratrici che hanno maturato il diritto a pensione entro l'anno di collocarsi a riposo.
Settima salvaguardia per gli esodati
Il Governo, inoltre, dovrebbe concentrarsi sempre a settembre sulla famigerata categoria degli esodati. Sono circa 170 mila gli esodati tutelati dalle sei precedenti misure di salvaguardia mentre altri 26 mila attendono ancora di essere salvaguardati. E' questo il motivo che spinge il Governo ad intervenire al più presto al fine di procedere con una settima salvaguardia utilizzando i 3,3 miliardi di euro stanziati appositamente sul Fondo Esodati.
Sempre come riportato su "Pensioni Oggi", infatti, il ddl n.2958 del Partito Democratico prevede l'estensione di un ulteriore anno di tutti i profili di tutela aperti nella sesta misura di salvaguardia. Così andrebbero compresi anche i lavoratori in mobilità e i lavoratori del trattamento speciale edile.
Ancora indecisioni, invece, per quanto riguarda il futuro previdenziale dei ferrovieri, l'abolizione delle penalizzazioni per gli assegni pensionistici liquidati prima del 2015 e i quota 96 del comparto scuola, ovvero quella categoria di lavoratori che non hanno ancora avuto la possibilità di accedere alla pensione a causa dell'introduzione delle norme Fornero che non hanno tenuto in considerazione la peculiarità del calendario scolastico. Nonostante il tema della flessibilità in uscita sia un argomento molto delicato, potrebbe essere ripreso in un secondo tempo, con molta probabilità a partire dalla seconda metà di settembre.