Rimangono ancora distanti le posizioni e le interpretazioni dei tecnici della Ragioneria dello Stato da quelle dell'Istituto nazionale per la previdenza sociale, del ministero del Lavoro e delle Politiche sociali e della commissione Lavoro pubblico e privato della Camera dei Deputati sull'estensione dell'Opzione contributivo donne per la pensione anticipata. Questo metodo di prepensionamento, inserito nel sistema pensionistico nel 2014, durante il Governo Berlusconi, dalla riforma Pensioni che porta la firma dell'ex ministro del Welfare Roberto Maroni, consente alle donne lavoratrici dipendenti di accedere al trattamento previdenziale a 58 anni con 35 anni di contributi, mentre per le lavoratrici autonome l'accesso al pensionamento prevede il raggiungimento dei 59 anni come requisito anagrafico.

Riforma pensioni, confronto su Opzione contributivo donne alla Camera: restano le divisioni

Il primo confronto parlamentare oggi a Montecitorio davanti la commissione presieduta dal deutato dell'area di minoranza del Partito democratico Cesare Damiano, che ha riunito rappresentanti e tecnici del Mef, dell'Inps e del ministero del Lavoro. I nodi non sono stati sciolti, ma un nuovo vertice è in programma venerdì prossimo (7 agosto). Attualmente l'opzione donna può essere scelta sino al 31 dicembre 2015. L`Inps, in base alle norme vigenti, sta applicando una interpretazione restrittiva, secondo la quale la fine del 2015 sarebbe il termine per la decorrenza delle pensioni e non per la maturazione del diritto al prepensionamento.

La pensano allo stesso medo i tecnici del ministero dell'Economia e delle Finanze ma non quelli del ministero del Lavoro e delle Politiche sociali.

Pensione anticipata, tra le proposte l'estensione agli uomini della flessibilità riservata alle donne

Anche il presidente dell'Inps Tito Boeri, pur applicando le norme previste con un'apposita circolare, ritiene possibile e necessaria una interpretazione meno rigorosa della norma cosicché da prorogare i termini per l'accesso al pensionamento con il sistema Opzione contributivo donna.

Tra le proposte di modifiche alla legge Fornero, intanto, anche quella che prevede l'estensione di questo sistema di flessibilità per l'uscita dal lavoro anche agli uomini ma con un innalzamento del requisito anagrafico richiesto a 62 anni. Questo, secondo il presidente dell'Inps Boeri, è il sistema di prepensionamento che, a conti fatti, risulta più facilmente più agevolmente sostenibile rispetto ad altri sistemi flessibili proposti dai sindacati e da diversi gruppi parlamentari che però appiano molto costosi per le casse dello Stato che comunque devono necessariamente fare i conti con il debito pubblico.

Anche di questo si tornerà a discutere nella prossima "seduta straordinaria" della commissione Lavoro di Montecitorio. Di certo c'è che si continua a lavorare su diversi fronti per introdurre novità nel sistema pensionistico. A confermarlo oggi, in un incontro alla stampa estera il responsabile del Mef Pier Carlo Padoan il quale, secondo quanto riportato dall'agenzia di stampa Agi, l'esecutivo è impegnato a lavorare per la riduzione della pressione fiscale e per la riforma della pensioni.