I dubbi e le incertezze sul presentare o meno la domanda di assunzione sono cessati venerdì scorso, 14 agosto: ciascun insegnante ha effettuato le proprie scelte, secondo ciò che ha suggerito la propria coscienza.

Per i 71.643 precari che hanno deciso di 'avventurarsi' nella 'giungla algoritmica' del complicato piano straordinario del Miur iniziano i pensieri e i dubbi legati alla procedura che verrà usata dal Ministero. Uno dei quesiti fondamentali a cui si deve trovare una risposta riguarda il criterio di preferenza per l'assegnazione del posto durante la fase C: prima la provincia o prima il punteggio?

News scuola, assunzioni fase C: priorità alla prima provincia scelta?

L'ispettore del Ministero dell'Istruzione, Max Bruschi, ha fornito delle spiegazioni, attraverso Facebook, proprio poche ore prima della scadenza dei termini per la presentazione della domanda.

Secondo Bruschi, il criterio che verrà adottato dal Miur darebbe priorità alla prima provincia scelta.

Cosa significa? Significa che, per assurdo, chi ha un punteggio più basso ma ha scelto come prima provincia, una provincia 'valida' risulterebbe favorito sul collega che, pur vantando un punteggio più alto, ha indicato come prima provincia, una provincia sfavorevole.

Insomma, da queste spiegazioni si può facilmente capire come la procedura che verrà adottata dal Ministero dell'Istruzione per le immissioni in ruolo del potenziamento dell'organico non solo sono completamente diverse dai metodi 'tradizionali' fin qui adottati ma rischiano di dar luogo a evidenti ingiustizie e squilibri.

Assunzioni scuola: il Miur deve fare chiarezza

Ecco perchè l'Anief ha 'profetizzato' in merito ad una valanga di ricorsi in arrivo che verranno presentati da tutti quei docenti (e saranno moltissimi) che non saranno affatto contenti della sede loro assegnata. Il sindacato, tra l'altro, ha sottolineato come non sarà possibile effettuare alcun controllo sulla regolarità della procedura ed in questo caso ci troveremmo di fronte ad una chiara violazione delle norme sulla trasparenza e pubblicazione dei dati.

Morale della favola, urge comunicazione ufficiale da parte del Miur sugli esatti criteri imposti all''algoritmo delle assunzioni': per esempio, è necessario sapere se un insegnante che trova la porta sbarrata nella prima provincia indicata, verrà accodato alla seconda provincia, alla terza e così via.

I docenti si chiedono il perchè di tanti segreti tenuti nel cassetto: sarebbe anche ora di tirarli fuori...