Nel corso di un'intervista rilasciata al noto portale specializzato 'Tecnica della Scuola', il segretario nazionale Unicobas, Stefano D'Errico ha parlato di quella che sarà l'azione di contrasto che il sindacato intende mettere in campo negli istituti scolastici di tutta Italia, quale segno di protesta contro la riforma scolastica.
D'Errico ha sottolineato come, sia per i docenti che per gli Ata, è finito il tempo dell'obbedienza: ora è giunto il momento di cominciare a non collaborare. Dal mese di settembre, si partirà con una serie di azioni ostruzionistiche attraverso le quali il personale scolastico esprimerà chiaramente il proprio dissenso alle nuove regole assurde introdotte con la riforma.
Unicobas e riforma della scuola: da settembre basta con la collaborazione
Il segretario Unicobas ha dichiarato che nessun insegnante degno di questo nome avrà ancora il coraggio di collaborare come prima con il proprio dirigente scolastico. I NO dei docenti si faranno sentire in svariati campi, a partire dalla valutazione (no all'elezione dei 2 docenti, senza i quali non potrà funzionare il nuovo comitato): no agli straordinari, alle attività aggiuntive, alle gite, ai libri di testo dell'industria libraria e così via. D'Errico si dichiara certo che gli insegnanti e gli Ata sapranno preparare bene il terreno per un altro segnale di protesta, ancora più forte, quello rappresentato da un altro sciopero unitario.
Stipendi docenti e Ata: D'Errico 'La partita sul contratto è epocale ma con dei sindacati così...'
Non solo azione di contrasto alla nuova riforma scolastica, ma anche rinnovo contrattuale. D'Errico considera la questione come un punto fondamentale, 'epocale', necessario per ridare dignità professionale all'intera categoria: per fare questo, bisogna cercaredi ottenere degli aumenti che vadano oltre l'inflazione, oltre alla necessità di riprendersi il 'ruolo', anzichè il semplice incarico a tempo indeterminato o determinato.
Secondo D'Errico, occorre riconquistare i precedenti diritti riguardanti l'anzianità: il misero recupero di alcuni scatti, per altro a scapito del fondo di istituto e delle retribuzioni aggiuntive, è stato soltanto un'altra farsa del governo.
Il segretario nazionale Unicobas, proprio in merito al contratto, non ha perso occasione di scagliarsi contro gli altri sindacati, rei di avere firmato l'accordo per il fondo di istituto piegandosi al volere del ministro Giannini e dimenticandosi, per altro, di far valere i diritti del personale scolastico in merito agli scatti di anzianità del 2013: D'Errico si chiede come sia possibile, in queste condizioni, parlare ancora di rinnovo di CCNL...