Si preannuncia un inizio di anno scolastico particolarmente bollente in molte scuole italiane, a cominciare da quelle piemontesi: i Cobas Scuola Piemonte, infatti, sono intenzionati a dichiarare guerra alla riforma scolastica, soprattutto in merito alla questione riguardante il Comitato di Valutazione docenti e i premi da distribuire agli insegnanti.

Il sindacato ritiene che la legge N. 107/2015 si sia preposta come principale obiettivo quello di depotenziare il ruolo del collegio dei docenti a tutto beneficio dei poteri del 'preside-padrone' e del consiglio d'Istituto.

Ecco perchè i Cobas Piemonte, attraverso un comunicato, hanno voluto esprimere il loro netto rifiuto al Comitato di valutazione, invitando i docenti a prendere uguale posizione e motivando la loro decisione come un 'rifiuto dell'intero meccanismo che presiede la legge'.

Cobas dicono NO al Comitato valutazione docenti

A tal proposito, i Cobas Piemonte hanno provveduto a redigere una dichiarazione-mozione contro il 'premio', dichiarazione che potrà essere presentata individualmente o da un gruppo di docenti o come bozza di mozione per gli organi collegiali.

Il testo che potrete trovare sul Web, attraverso il sito specializzato Orizzonte Scuola (banner.orizzontescuola.it/BozzaMozione.pdf) invita a non procedere all'elezione dei membri del Comitato di valutazione affinchè venga assicurata la democrazia, il pluralismo e la libertà di insegnamento, ovvero i principi costituzionali sui quali si regge la struttura della scuola pubblica italiana.

In alternativa, proprio per garantire il rispetto dei suddetti principi, i Cobas Piemonte ammettono la designazione dei membri del Comitato di valutazione a patto che vengano rispettati alcuni vincoli al mandato, vincoli citati nello stesso documento.

E' stato definito come un anno pieno di interrogativi e proprio in virtù delle gravi incertezze legate all'applicazione della Buona Scuola, i Cobas Piemonte intendono intraprendere una battaglia contro gli elementi 'nefasti' della nuova riforma, come quello riguardante il Comitato di valutazione docenti, chiamato a 'premiare' gli insegnanti più 'bravi' (o almeno così dovrebbe essere).