E' stata la 'notte dei pensieri' quella appena trascorsa dai docenti precari in attesa della mail in arrivo dal Ministero dell'Istruzione e le prime reazioni sui vari gruppi social e sui forum sono varie e contraddittorie. C'è chi esulta per aver finalmente conquistato il 'ruolo', dopo anni e anni di precariato, c'è chi invece è strafelice per non essere stato 'nominato', ma sono arrivati, purtroppo e come si temeva, anche tanti laconici commenti da parte di chi ha ricevuto in assegnazione una sede di servizio lontana da casa.

Scuola, mail proposte di assunzione fase B: migrazione oppure no?

Da Napoli a Milano, dalla Calabria a Padova, da Lecce a Brescia, invece, per un'insegnante di sostegno. Nonostante le rassicurazioni arrivate negli ultimi giorni dal ministro dell'Istruzione, Stefania Giannini (massimo 15 per cento dei precari dovrà trasferirsi), saranno molti gli spostamenti, anche se dovremo attendere ancora qualche ora prima di conoscere l'effettiva consistenza della 'migrazione' o 'deportazione' così come è stata ribattezzata dai docenti precari.

Le mail, a dire la verità, non sono arrivate tutte contemporaneamente: a qualcuno la proposta di assunzione è giunta persino qualche minuto prima della mezzanotte, a qualcuno, invece, qualche minuto più tardi del previsto.

C'è chi ha ironizzato dicendo che per lui 'Babbo Natale settembrino' (dato l'orario della mezzanotte...) non è passato con il regalo... Per avere la certezza di non essere stati inclusi nella fase B occorre cliccare su compilazione: apparirà così un messaggio che comunica la 'non nomina' dell'aspirante docente.

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Dieci giorni di tempo, a partire da oggi, mercoledì 2 settembre, per accettare o per rifiutare la proposta, all'insegna del 'prendere o lasciare' ma c'è chi sta già pensando alla 'scappatoia', come nel caso di un docente con tre bimbi piccolini e la madre anziana.

I calcoli sono presto fatti: 6 mesi di congedo parentale per ciascun figlio e due anni di aspettativa per accudire la mamma in funzione della legge 104.

C'è chi appoggia pienamente la 'scappatoia', c'è chi invece lo 'accusa' di essere stato poco onesto. C'è da scommettere, comunque, che saranno molti gli insegnanti che ricorreranno a queste 'vie di fuga' per evitare penosi trasferimenti lontano da casa.