Arriva una nuova informativa Ansa contenente le dichiarazioni rilasciate dalla leader della Cgil Susanna Camusso in merito alle recenti prese di posizione dell'esecutivo sul tema della flessibilità previdenziale. "Se non si mette mano alla legge Fornero, una legge ingiusta, il vulnus si ripete". La sindacalista ha poi sottolineato come la svolta debba arrivare già a partire dalla prossima discussione sulla legge di stabilità. Tra le linee rosse da non superare, la Cgil ha posto attenzione sulla cosiddetta riforma a somma zero, che cerca di "scaricare il costo sui lavoratori" mentre "il Governo annuncia tutto e il contrario di tutto".

Ma "noi abbiamo già pagato" conclude l'esponente delle parti sociali, ribadendo implicitamentela propria completa avversione nei confronti di eventuali ricalcolio di tagli sulle future mensilità, che secondo alcuni potrebbero arrivare anche nell'ordine del 30% nei casi peggiori.

Pensioni, caso esodati rappresenta una rottura drammatica

La sindacalista ha rilasciato anche delle nuove dichiarazioni in relazione al caso dei lavoratori esodati, per i quali nella giornata di ieri si attendeva la sigla della settima salvaguardia presso la Commissione lavoro alla Camera. Purtroppo l'interpretazione data dal Mef ha impedito che le domande potessero trovare accoglimento, perché i risparmi in favore dei lavoratori sarebbero ora destinati ad altri capitoli di spesa.

A tal riguardo, Susanna Camusso ha voluto commentare l'accaduto come "una drammatica rottura, in contrasto totale con l'intesa sul fondo per gli esodati che era stato dedicato a loro". Un evento che secondo il sindacato mette in luce come il tema dei pensionandi e dei giovani lavoratori impossibilitati a trovare il primo impiego resti lontano dalle priorità dell'esecutivo.

Infine, l'esponente della Cgil indica come l'intento di abolire le tasse sulla casa sia una "politica non di sinistra", invitando a concentrare le risorseladdove gli italiani hanno realmente bisogno.

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