Arrivano le prime dichiarazioni dei sindacati riguardo lo stallo sui fondi destinati alle salvaguardie dei lavoratori, ovvero 12 miliardi stanzianti a tutela dei pensionandi che a tutt'oggi restano tagliati fuori dall'accesso alle tutele dell'Inps. "Su quei 12 miliardi è stato effettuato un risparmio di almeno 3 miliardi: è scandaloso che oggi si dica che sono stati utilizzati per altri fini, nonostante la legge istitutiva del Fondo esodati preveda espressamente che siano destinati al fondo stesso per il completamente delle salvaguardie". Ad affermarlo è la leader della Cgil Vera Lamonica, che definisce come "intollerabile" l'atteggiamento assunto dal Mef sulla questione, non esitando a parlare di vero e proprio "dramma ancora non risolto del tutto" parlando di esodati.
Specificando però che il medesimo discorso risulta valido anche per l'opzione donna, già "in vigore dal 2004 e finanziata a tutto il 2015". Una normativa che non trova applicazione a causa di un'erronea interpretazione dell'Inps, che "penalizza ferocemente le donne". La Cgil chiede pertanto al Governo di chiarire la questione, impedendo che sulle spalle dei lavoratori pesi un nuovo "vero e proprio scippo".
Nodo pensioni esodati e opzione donna, le dichiarazioni di Cisl, Uil e Ugl sullo stallo
Nel frattempo sulla vicenda sono intervenute tutte le principali sigle sindacali, puntando il dito contro l'inaspettata presa di posizione del Mef. Domenico Proietti della Uil si è definito "basito nel venire a conoscenza" delle dichiarazioni rilasciate dal Ministro dell'economia, soprattutto perché "le risorse ci sono" e bisogna utilizzarle in favore dei lavoratori.
Anche Maurizio Petriccioli della Cisl ha auspicato un pronto cambio di rotta, chiedendo di dare seguito ai pensionamenti visto che gli accantonamenti già destinati ai lavoratori "non possono essere distratti per alti scopi", anche considerando "l'importanza sul piano sociale di questo tema". Fancesco Capone dell'Ugl avvisa invece l'esecutivo sulle conseguenze di un mancato via libera ai pensionamenti, spiegando che "qualora il nostro appello cadesse nel vuoto, attueremo tutte le iniziative necessarie".
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