Ancora brutte notizie sulla riforma Pensioni, ormai saltata del tutto: i lavoratori precocisi rassegnino e dicano addio alla Quota 41, il potente Ministro dell'Economia e delle Finanze del governo Renzi, Pier Carlo Padoan, ha dichiarato chiaro e tondo che non ci saranno interventi strutturali alla Legge Fornero. Addio flessibilità in uscita per la pensione anticipata, Quota 97 o Quota 100 di Damiano piuttosto che ricalcolo col contributivo di Tito Boeri che sia, addio anche alla flebile speranza dei lavoratori che speravano in una revisione dei requisiti per il pensionamento: è davvero brutto dirlo ma anche per chi ha iniziato a lavorare da adolescente non resta che la strada della pensione anticipata a 41/42 anni e 6 mesi di contributi per quest'anno, che dal 2016 diverranno 41/42 anni e 10 mesi (sempre per effetto della Legge Fornero che progressivamente alza i requisiti anagrafici per il prepensionamento ma anche per la pensione di vecchiaia).

Ultime notizie pensioni precoci: niente interventi nella Legge di Stabilità 2015

Le dichiarazioni di Padoan sono giunte durante il programmato question time di mercoledì in Parlamento e possiamo dire, alla luce anche di quanto già detto sempre dal Ministro nelle passate settimane sulla sostenibilità di una riforma del sistema previdenziale volta a introdurre maggior flessibilità in uscita (ovvero allentare i requisiti anagrafici e/o contributivi per la pensione anticipata), che la partita è chiusa: la Legge Fornero non verrà toccata, non ci saranno interventi in tal senso nella Legge di Stabilità già allo studio dell'esecutivo.

Il motivi è ovvio, o meglio è noto: la sostenibilità finanziaria, la tenuta dei conti pubblici.

La Legge Fornero ha consentito risparmi per alcuni miliardi e ne consentirà ancora nei prossimi anni anche se, dopo una forte riduzione delle domande di prepensionamento negli anni 2012-13-14 dovuta proprio all'improvviso alzarsi dei requisiti, si sta registrando quest'anno un aumento delle domande (chi era prossimo al traguardo nel 2011 ha dovuto lavorare anni in più, aggiunti da quella riforma, ed ora può domandare la pensione).

Ogni intervento volto ad allentare i requisiti “andrebbe valutato con attenzione, tenendo conto di costi e benefici, tenendo conto della necessità di salvaguardare un principio di base, tenendo conto anche di ulteriori elementi, e degli oneri che una maggiore flessibilità si rifletterebbero nell'immediato con impatto sul entiero di aggiustamento della finanza pubblica”; Padoan poi precisa una cosa importante, ovvero che il sistema pensionistico italiano è considerato tra i migliori d'Europa, quindi per ora non si tocca: “una modifica strutturale in questa direzione andrebbe contro i principi di sostenibilità del sistema pensionistico valutato come uno fra i piu solidi e sostenibili dell'Unione Europea”.

Insomma, rimane giusto uno spiraglio per qualche intervento “a costo zero” come ha detto Renzi pochi giorni fa, la Legge Fornero rimane così come è ora e i lavoratori precoci non possono che protestare e sperare.