Giorni e brutte notizie sulle Pensioni: le novità su flessibilità in uscita epensioni per i lavoratori precoci,settima salvaguardia esodati eproroga dell'Opzione Donna sono sconfortanti e fanno intendere che il governo Renzi non ha intenzione di correggere le storture della Legge Fornero, se non a costo zero per le casse dello Stato. Anzi, sembra che ifondi per gli esodati saranno per altri obiettivi (la cancellazione della Tasi?). Vediamo le ultime dichiarazioni dei tre sindacati Cgil, Cisl e Uil, presenti all'incontro del 9 settembre alla Commissione Lavoro coi rappresentanti del governo e dell'INPS e che, inutile dirlo, stanno subendo un mare di critiche dai lavoratori per quella che sembra una mancanza di volontà di forte reazione oltre allo scandalo delle pensioni d'oro che ha colpito alcuni loro rappresentanti.

Cgil: pensione precoci Quota 41, anticipata a Quota 97 e proroga Opzione Donna

La Cgil, in una relazione consegnata alla Commissione Lavoro, oltre ad apprezzare l'opera della stessa Commissione presieduta dal piddino Cesare Damiano, ritiene che sia necessaria la reintroduzione della flessibilità per la pensione anticipata già con la prossima Legge di Stabilità: flessibilità che non può però essere a costo zero, se non gravando con penalità insostenibili sui pensionati. “Non possono essere prese in considerazione ipotesi di ricalcolo contributivo delle pensioni in essere e ipotesi che prevedano il ripristino della flessibilità legandola esclusivamente al calcolo della pensione con il sistema contributivo”, questo quanto di legge nella relazione disponibile sul sito tosc.cgil.it della sezione Toscana del sindacato.

Menzione particolare per i lavoratori precoci: la Cgil appoggia la soluzione della pensione a Quota 41, senza penalità né requisito minimo di età.

Per la pensione anticipata la Cgil ribadisce di appoggiare la proposta di Cesare Damiano per la Quota 97 ma “è necessario che, anche parlando di penalizzazioni, si affermi il principio che i lavori non sono tutti uguali e che l'usura e la fatica del lavoro vanno riconosciute ben oltre i limiti dell'attuale normativa sui lavori usuranti”.

Infine,la Cgil chiede che la Commissione Lavoro continui il pressing sul governo per ottenere la proroga dell'Opzione Donna.

Cisl: subito salvaguardia esodati, no al ricalcolo col contributivo per la pensione anticipata

Il sindacato di matrice cattolica, nel suo comunicato del 9 settembre che trovate sul suo sito, ribadisce di appoggiare le attuali proposte al vaglio della Commissione Lavoro per la pensione anticipata con flessibilità in uscita: “Queste proposte consentirebbero di sostituire gli attuali requisiti rigidi di pensionamento, permettendo diverse possibilità di uscita anticipata, con 41 anni di contribuzione e senza penalizzazioni [Quota 41 per i precoci], al raggiungimento di Quota 100 senza disincentivi, oppure a partire dai 62 anni di età e 35 di contributi ma con moderate penalizzazioni sul trattamento pensionistico [Quota 97 di Damiano]”.

La Cisl ribadisce la sua contrarietà alle ipotesi di ricalcolo col contributivo e il dirottamento verso altri obiettivi delle risorse disponibili per la settima salvaguardia esodati.

Uil: superare la Legge Fornero, pensione anticipata senza penalità aggiuntive

La sintesi dell'intervento in Commissione Lavoro di Domenico Proietti, segretario Uil, è disponibile sul sito del sindacato: le posizioni sono ovviamente allineate a quelle delle altre due organizzazioni.

Si sottolinea come vi sia un consenso trasversale tra i partiti in Parlamento per superare le criticità della Legge Fornero, dunque il governo Renzi non può evitare di affrontare il problema della flessibilità in uscita per “meri calcoli ragionieristici” nella Legge di Stabilità.

Inoltre “La Uil ritiene che non ci debbano essere penalità aggiuntive oltre a quelle implicite nel sistema contributivo”.

Per il sindacato, la Commissione Lavoro sta svolgendo una profiqua attività (mi chiedo quale: quella di farsi sempre dire di no?).