Una delle lamentele più frequenti degli aspiranti medici è stata relativa al metodo di consegna degli elaborati: ogni candidato aveva in dotazione una scheda anagrafica e un modulo risposte, su ognuno dei quali andava posta un’ etichetta con lo stesso codice, in modo da poter collegare ogni prova allo studente. Il problema è che non vi è stato alcuna verifica dell’identità degli studenti ali momento della consegna, cioè non si è svolto il controllo incrociato tra la scheda anagrafica, la carta d’identità e il candidato. Pertanto uno studente avrebbe potuto tranquillamente scrivere il nome di un’altra persona, quella di uno “supercandidato” ad esempio (un medico o uno specialista), che avrebbe svolto la prova perfettamente, mentre il truffatore avrebbe consegnato una prova piena di errori, sotto falso nome.
Troppo tempo buttato durante il test
Molti studenti hanno segnalato la perdita di tempo utile ad eseguire la prova, per colpa della commissione, che in molti casi ha spiegato le modalità di inizio della prova solo dopo aver fatto scattare il cronometro, facendo di fatto perdere ai candidati minuti preziosi.
A Foggia è stato consentito ad uno studente di partecipare la prova alcuni minuti dopo l’ora di inizio, dato che i plichi contenenti le prove non erano ancora stati aperti. La presunta irregolarità è stata denunciata dai genitori di alcuni studenti.
Troppo freddo per concentrarsi
A Padova uno studente ha lamentato perfino di aver dovuto sostenere il test con l’aria condizionata ad una temperatura troppo bassa, cosa che non ha permesso una condizione favorevole per svolgere la prova.
Inoltre non mancano segnalazioni di distrazioni della commissione, candidati che vanno in bagno nonostante fosse vietato, gruppi di amici vicini che si suggerivano, presenza di smartphone e qualsiasi altra piccola irregolarità possibile, il tutto accuratamente segnalato dagli studenti sul sito “skuola.net”.
Anche quest’anno dunque ci si aspetta una pioggia di ricorsi, come già accaduto per la prova del 2014, che ha permesso a più di mille studenti di frequentare i corsi senza aver superato il test.