Ad ascoltare Cesare Damiano, presidente della Commissione Lavoro alla Camera, si può ancora sperare: 'Non vogliamo cancellare la legge Fornero ma solamente cambiarla attraverso un sistema di flessibilità. Le parole del ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, sono corrette. Bisogna analizzare costi e benefici della riforma pensionistica italiana'. Al momento, però, sembra che il governo abbia analizzato solamente i costi della flessibilità. Damiano vuole 'analizzare anche i risparmi che possono derivare dalle penalizzazioni dell'8 percento sugli assegni previdenziali'.
Damiano a favore della flessibilità sulla riforma pensioni
L'esponente dem del Partito Democratico vuole a tutti i costi confrontarsi con il governo su questo tema, cercando di trovare soluzioni di equilibrio in un periodo medio-lungo. Secondo il suo parere, una proposta accettabile è quella relativa alla pensione anticipata raggiunti i 62 anni di età e 35 di contributi, con una penalità massima dell'8 percento. L'applicazione di questa proposta riuscirebbe a risolvere il problema di tante persone che, a quell'età, hanno perso il lavoro e non riescono a trovare un nuovo impiego. 'Questo disegno di legge, se fosse approvato, favorirebbe il ricambio generazionale a favore dei più giovani che non riescono a trovare un'occupazione', conclude Cesare Damiano.
Il presidente della Commissione Lavoro alla Camera favorevole all'Opzione Donna
Il presidente della Commissione auspica, inoltre, un intervento immediato del governo al fine di consentire l'abbassamento dell'età pensionabile entro la fine del 2015 per tutte le donne lavoratrici che raggiungono i 58 anni di età e i 35 di contributi, accettando così il ricalcolo contributivo degli assegni previdenziali.
In definitiva, si tratta di correggere quella interpretazione restrittiva dell'Inps che ha, di fatto, limitato la platea delle beneficiarie. Per quanto riguarda, infine, la settima salvaguardia, Cesare Damiano prende atto della intenzione dell'esecutivo Renzi di risolvere la problematica in questione.
