Sono così tanti gli interventi costosi promessi dal governo, in particolare sulla riduzione della pressione fiscale, che nella prossima manovra finanziaria sarà certamente difficile poter programmare interventi di riforma delle Pensioni che possano concedere a tutti i lavoratori la possibilità di andare in pensione anticipata. La flessibilità in uscita dal lavoro, dunque, potrebbe arrivare per un po' di persone ma non per tutti. L'intervento sulla previdenza, che punta ad avere poco impatto sui conti pubblici, con molta probabilità sarà rivolto solo a particolari casi e categorie di lavoratori.

Legge di Stabilità: coperture strette, mini flessibilità pensioni

Mancano ormai una quindicina di giorni al governo per mettere a punto la legge di Stabilità 2016. L'esecutivo sembra intenzionato a risolvere, ma forse non in via definitiva ma con un settimo provvedimento di salvaguardia, la questione esodati. Si punterebbe anche ad allargare l'opzione contributivo donne e revisionare, seppur in parte, le norme che rendono eccessivamente rigida la riforma Monti-Fornero. Il "giusto equilibrio" che auspica il premier è quello che la gli interventi sul sistema pensionistico non pesino molto sulla finanza pubblica da un lato e nemmeno sui lavoratori dall'altro lato. La previdenza sociale resta però uno dei punti nevralgici della finanziaria anche se non rappresenta ancora una priorità per il governo che ha assunto l'impegno di ridurre le tasse: via Tasi, Imu agricola e sugli imbullonati (operazione da 4,5 miliardi) e stop alle clausole di salvaguardia (costo dell'operazione 16,8 miliardi).

Difficile, a questo punto, trovare i soldi per i prepensionamenti, se i calcoli sono quelli illustrati nei giorni scorsi dal presidente dell'Inps Tito Boeri. Inoltre, come ha spiegato il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, si devono trovare anche le risorse per la salvaguardia degli esodati, in quanto le risorse residue dalle precedenti misure devono ancora essere sbloccate.

Con un emendamento del Movimento 5 stelle potrebbe, invece, considerata risolta la situazione dei circa 2.500 insegnanti della Quota 96 scuola.

Pensione anticipata, Damiano: flessibilità a costo sotto zero

Sulla questione flessibilità e finanza pubblica interviene il presidente della commissione Lavoro Cesare Damiano. "Il ministro Padoan - ha detto ieri dopo le ultime dichiarazioni di Padoan - ha affermato che l'idea della flessibilità a costo zero 'è inesatta'.

È vero - ha aggiunto Damiano - perché secondo noi con questa misura di correzione al sistema pensionistico si possono ottenere - ha proseguito il parlamentare della minoranza dem - addirittura dei risparmi. Quindi - ha sottolineato - siamo a costo sottozero". Per introdurre la pensione anticipata per tutti a 62 anni, secondo Damiano, basta sottrarre ai costi per gli anni dell'erogazione dell'assegno previdenziale in anticipo, al massimo quattro anni di anticipo, i risparmi dei successivi diciotto anni, in considerazione delle aspettative di vita. Ma a Palazzo Chigi ancora non sembrano molto convinti di questa soluzione che potrebbe creare le condizioni per aprire ai giovani le porte del mercato del lavoro.