La situazione non potrebbe essere peggiore: non solo sembra sempre di più sfumare la possibilità di una riforma strutturale delle Pensioni per il 2015-2016, ma addirittura sembra che i fondi già stanziati per le vertenze degli esodati saranno utilizzati per far fronte alle richieste dei sindaci a causa dell'abolizione della Tasi. La vicenda potrebbe trasformarsi in un terremoto politico che potrebbe causare grandi problemi al governo Renzi: da un lato, infatti, i comitati degli esodati e i sindacati confederali hanno indetto un presidio dinanzi al MEF per il giorno 15 settembre, dall'altro alcuni esponenti del partito di maggioranza, Cesare Damiano in primis, hanno esposto con molta durezza la propria opinione, ritenendo la mossa del governo decisamente poco corretta.

In realtà, giunti a questo punto, potrebbe succedere di tutto: le opposizioni, anche distanti tra di loro come la minoranza dem, il M5S e la Lega Nord, si stanno avvicinando sempre di più e l'unica mossa rimasta a Renzi sarebbe quella di ritirare la proposta di investimento per quanto riguarda i fondi degli esodati. Ma il suo è un problema politico-elettorale: chi lo spiega agli italiani (o ai sindaci) che non ci sono più i soldi per l'abolizione della Tasi?

Le risposte imbarazzanti del governo Renzi agli esodati e le ultime news sulla riforma pensioni 2015

Per capire qual sia il clima politico che si sta vivendo in queste ultime serratissime giornate, basta riferire il confronto che si è tenuto ieri in Commissione Lavoro tra Roberto Simonetti della Lega Nord e il sottosegretario alle Politiche Sociali e al Welfare, Luigi Bobba.

Le risposte sono state considerate dallo stesso deputato leghista come 'imbarazzanti': sul versante esodatiLuigi Bobba, indubbiamente mandato allo sbaraglio dallo stesso Matteo Renzi, ha soltanto ricordato come il governo che lui rappresenta ha sempre lavorato sodo in maniera tale da risolvere questa situazione particolarmente gravosa – sullo scontro istituzionale tra Parlamento e Governo e tra ministeri differenti, invece, nessuna parola; sulla questione della riforma delle pensioni 2015, il sottosegretario ha ribadito qual è la linea di Renzi, dopo aver sottolineato l'impegno del governo anche in questa direzione: qualsiasi intervento di riforma dovrà essere a costo zero per le Casse dello Stato e, come ha sottolineato lo stesso ministro Poletti, la questione resta della massima urgenza perché è in gioco non soltanto il futuro dei pensionati, ma anche il presente dei giovani lavoratori.

Infine, non si tratta di 'fare cassa' sulle spalle dei pensionati, ma di agire per il bene del paese nella sua interezza.

Luigi Bobba, comunque, ha anche indicato quale sarà la prossima scadenza per quanto riguarda la questione della previdenza: il 20 settembre sarà emanata la Nota di aggiornamento del DEF (il Documento di Economia e Finanza) e, in quella occasione, vi saranno le prime indicazioni del governo Renzi su come riformare il sistema pensionistico.

Insomma, si tratta ancora una volta di attendere mentre la questione dei fondi degli esodati diviene sempre più fumosa: per aggiornamenti sulla riforma delle pensioni 2015, cliccate su 'Segui', in alto sopra il titolo dell'articolo.