Mentre ancora si resta in attesa di capire quali siano effettivamente le proposte ufficiali dell'esecutivo in materia di riforma Pensioni, una nuova conferma sul fatto che verrà affrontata la questione della "flessibilità in uscita con la prossima legge di Stabilità 2016 arriva oggi (2 settembre) dal ministro del Lavoro e delle Politiche sociali. E' ormai "ineludibile", ha detto oggi Giuliano Poletti (Pd) ai microfoni di Radio anch'io, inserire nuovi elementi flessibili per il pensionamento in anticipo rispetto all'età pensionabile prevista dalla legge Fornero, che si aggira attorno ai 67 anni.

Riforma pensioni: nuovi interventi di Poletti e Boeri

Un'operazione che il Governo Renzi affronterà, come ha confermato oggi il ministro del Lavoro, nella nuova manovra economica e finanziaria. Poletti ha detto di condividere "lo spirito del presidente dell'Inps" che oggi - sempre ai microfoni di Radio anch'io su Radio Uno - ha ribadito che "più flessibilità in uscita verso la pensione - ha sottolineato Tito Boeri - sarebbe di aiuto per l'occupazione giovanile". Pronti alla battaglia sulla flessibilità senza penalizzazioni le parti sociali."Abbiamo sempre chiesto - ha detto oggi Susanna Camusso, leader della Cgil - di cambiare la legge Fornero sin dalla sua approvazione. Ma si sta andando - ha proseguito il segretario generale del sindacato rosso - nel senso opposto, si allungano i tempi del lavoro".

Pensione anticipata, le proposte di Camusso e Furlan

"Non si può pensare - ha sottolineato la Camusso in un'intervista a Radio anch'io - che la flessibilità in uscita penalizzi i lavoratori". La pensa allo stesso modo il segretario generale della Cisl. "La legge Fornero - ha detto il leader della Cisl, Annamaria Furlan - va rivista con urgenza e per questo il governo deve convocare velocemente i sindacati - ha spiegato la dirigente sindacale secondo quanto riferisce l'askanews - per avviare il confronto in materia pensionistica".

Secondo la Cisl le penalità sulla pensioni anticipate "devono essere digeribili, compatibili e congrue, altrimenti - ha evidenziato - nessuno le utilizzerà, anche perché le pensioni sono già molto basse". " A parole - ha scritto in una nota il leader dell'Ugl, Paolo Capone - anche il governo si rende conto della necessità di rivedere i vincoli della legge Fornero ridando flessibilità in uscita sulle pensioni. Nei fatti, però - ha aggiunto il sindacalista - si rischia di avere una flessibilità a caro prezzo, con forti penalizzazioni - ha sottolineato - per i lavoratori".