Alcune nuove misure su tasse, Pensioni, imprese da inserire nella legge di Stabilità vengono già date per certe, mentre su altri provvedimenti si addensano i dubbi e, in ogni caso dovranno, essere fatte delle scelte difficili in una cornice di salvaguardia della finanza pubblica. Dopo i diversi interventi del premier Renzi e di vari esponenti del governo che vanno man mano delineando i contenuti della nuova manovra economica e finanziaria, a fare il punto della situazione, in un intervento pubblicato su Il Sole 24 Ore, è il sottosegretario del Mef Pierpaolo Baretta che si sofferma, ovviamente, anche sulla riforma pensioni di cui tanto si discute in particolare per inserire nel sistema nuovi criteri che consentano ai lavoratori di concludere la carriera lavorativa in maniera più flessibile per poter accedere già a 62 anni alla pensione anticipata.
Legge di Stabilità 2016: le misure certe e quelle ancora in dubbio
Entrando nel dettaglio delle scelte che dovrà compiere l'esecutivo per definire la legge di Stabilità 2016, Baretta spiega che alcune misure, quelle già annunciate dal governo, sono praticamente date per certe, come la riduzione delle tasse sulla prima casa e del costo del lavoro. Mentre su altre misure la discussione è ancora in corso, "altre scelte - ha sottolineato il sottosegretario all'Economia e Finanze - andranno fatte su un'agenda troppo ampia". Le questioni spinose su cui ancora dovranno essere assunte le decisioni riguardano lo sblocco dei contratti della Pa dopo la sentenza della Consulta, la proroga per i contributi alle imprese sulle assunzioni, l'istituzione della local tax e ovviamente la flessibilità in uscita per i prepensionamenti.
Ma su quest'ultimo fronte la partita sarà senz'altro difficile considerando che si devono trovare le necessarie coperture finanziarie e ancora non è chiaro che tipo di flessibilità sul decifit consentirà l'Europa, di certo c'è che se la pensione anticipata a 62 anni sarà estesa a tutti i lavoratori (del pubblico impiego, del settore privato o autonomi) dovranno essere comunque inserite delle penalità sugli assegni previdenziali.
Riforma delle pensioni, quale flessibilità per la pensione anticipata?
Quali penalizzazioni sui prepensionamenti? Il ministro Padoan ha parlato di un possibile 3% annuo, il vice ministro Morando ha parlato invece di prestito pensionistico. Quindi, al momento, la situazione oltre a non essere chiara e definita è tutt'altro che rose e fiori.
Alcune scelte che ancora Il Governo Renzi dovrà compiere potrebbero essere ancora una volta impopolari. Per questo il sottosegretario Baretta mette le mani avanti e chiama tutti alla responsabilità. "Che ruolo intendono svolgere - ha detto nel suo intervento su Il Sole 24 Ore - gli Enti locali e le parti sociali? Il governo - ha aggiunto il sottosegretario del Mef - sarà vissuto come una controparte o come l'interlocutore con cui scegliere? La modernizzazione del Paese e la sua crescita - ha sottolineato l'esponente dell'esecutivo - passano per un progetto condiviso sostenuto da un dialogo".